La qualifica di assistente di studio odontoiatrico è già presente nei contratti nazionali degli studi professionali dal 2001, ma la sua formazione non è mai stata regolamentata a livello nazionale. Questa la proposta delle Regioni per colmare il gap. Previsto un corso da 700 ore, 300 di teoria ed esercitazioni e 400 di tirocinio.
Settecento ore suddivise in 300 di teoria ed esercitazioni e 400 di tirocinio per acquisire competenze in quattro aree disciplinari: socio-culturale, legislativa e organizzativa; igienico-sanitaria; tecnico-operativa; relazione. Sono queste alcune delle caratteristiche dei corsi di formazione di Assistente di studio odontoiatrico proposte dalle Regioni nell’ipotesi di Accordo Stato Regioni appena inviato al ministero della Salute per la regolamentazione di questa figura professionale.
La qualifica di assistente di studio odontoiatrico, infatti, è già presente nei contratti nazionali degli studi professionali dal 2001, ma la sua formazione non è mai stata regolamentata a livello nazionale. Una lacuna che il ministero della Salute, su sollecitazione delle rappresentanze sindacali e professionali degli assistenti di studio odontoiatrico, nonché della categoria degli odontoiatri, ha deciso di colmare. A questo scopo, già dal 2011 il ministero aveva avviato una serie di consultazioni con le associazioni interessate. Ed ora dovrà ora analizzare l’ipotesi di definizione del profilo di Assistente di studio odontoiatrico elaborata dal Coordinamento Sanità delle Regioni.
Secondo la proposta delle Regioni all’assistente di studio odontoiatrico spetta di assistere i professioni e di predisporre l’ambiente e lo strumentario, ad esempio eseguendo il controllo delle scadenze e lo stoccaggio dei farmaci o decontaminando, disinfettando, pulendo e sterilizzando gli strumenti e le attrezzature. Compito dell’assistente di studio sarà anche quello di relazionarsi con i pazienti e i collaborari esterni, così come con i fornitori, e di svolgere le attività di segretaria per la gestione dello studio. Esclusa, invece, dalle sue mansioni “qualsiasi attività di competenza delle professioni mediche e delle altre professioni sanitarie per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea”.
Per impare ad esercitare le competenze che gli sono proprie, invece, le Regioni pervedono per l’Assistente di studio odontoiatrico un corso di formazione della durata complessiva non inferiore a 700 ore, di cui 300 di teoria ed esercitazioni e 400 di tirocinio guidato da svolgere presso le strutture sanitarie e gli studi nel cui ambito opera l’assistente di studio odontoiatrico e individuati dalle Regioni. Nel dettaglio, il corso (la cui organizzazione sarà di competenza delle Regioni, che definiscono l’organizzazione dei corsi, ne determinano il numero e individuano e autorizzano enti ed aziende allo svolgimento degli stessi) sarà struttura in due moduli:
- modulo di base: 150 ore di teoria di cui 20 ore dedicate alle esercitazioni, e 100 ore di tirocinio
- modulo professionalizzante: 150 ore di teoria di cui 30 ore dedicate alle esercitazioni, e 300 ore di tirocinio
I moduli sono articolari in 4 aree disciplinari: socio-culturale, legislativa e organizzativa; igienico-sanitaria; tecnico-operativa; relazione.Quanto al tirocinio, dovrà essere svolto con la supervisione di un operatore qualificato ed esperto, i cui requisiti, anche in questo caso, saranno definiti dalle Regioni.
La proposta delle Regioni prevede l’obbligo di frequenza del corso e un esame per il rilascio del titolo che consiste in una prova teorica e una prova pratica. Quanto ai titoli pregressi, la proposta è quella di affidare alle Regioni il compito di quantificare il credito formativo da attribuire a titoli e servizi pregressi, prevedendo misure compensative in tutti i casi in cui la formazione pregressa risulti insufficiente.