La crisi economica e le lunghe lista d’attesa portano gli italiani a ricorrere alla “medicina fai da te” in caso di problemi di salute non gravi. E’ quanto emerge da una ricerca svolta dal Codacons, secondo cui il 35,8% della popolazione si affida al web, dove si moltiplicano i siti dedicati alla salute. “La pratica di cercare su internet la soluzione ai problemi può essere pericolosissima” la denuncia dell’associazione dei consumatori.
Dai risultati, ricavati su un campione di 2.500 persone, è emerso che a fronte di un 52,45% di italiani che individua nel medico e negli ospedali i soggetti cui fare riferimento in casi di salute non gravi, con un picco soprattutto nella fascia d’età oltre i 61 anni, vi è invece un’altra fetta consistente di popolazione che ricorre al “fai da te” Questa percentuale arriva a sfiorare il 50% tra i giovani, nella fascia d’età 18-30 anni. Poco più di un cittadino su 10 (11,6%), invece, si rivolge al farmacista.
Nel 2012 l’11% ha rinunciato alle cure mediche – Una pratica pericolosa a cui bisogna mettere un freno, anche perché nel 2012 l’11% degli italiani ha rinunciato alle cure mediche, con il record del 23% per quelle odontoiatriche”. “Alla base del fatto che il 35,8% dei cittadini cerca nel web la soluzione a disturbi fisici – spiega il Codacons – vi sono la crisi economica e le liste d’attesa nella sanità pubblica: se nel primo caso diventa impossibile il ricorso a visite specialistiche i cui costi non risultano più abbordabili, per la maggioranza degli italiani le liste d’attesa infinite sono forse anche peggiori, perché allontanano l’utente medio dalla sanità pubblica, rendendo difficoltoso e snervante l’accesso a ospedali e strutture sanitarie per le quali i cittadini pagano le tasse”. (Fonte: Online News)