“Il tema della sanità rappresenta uno dei principali punti delle agende politiche dei Paesi occidentali”. Con queste parole il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha aperto gli Stati generali della salute presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’8 aprile, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. E’ intervenuto il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che in tema di spesa ha detto: “È evidente che la revisione della spesa va fatta, è una priorità. E in questa revisione della spesa il criterio chiave è che chi ha preso troppo deve restituire quello che ha avuto alle famiglie che sono sotto i 1500 euro al mese e che non ce la fanno più”. Non ci sarà per nessun manager della Asl la possibilità di superare il tetto di stipendio previsto per i manager pubblici”. Nel pomeriggio il Consiglio dei Ministri ha varato il Documento di economia e finanza 2014.
L’intervento di apertura del Ministro Lorenzin
Lorenzin nel suo intervento di apertura ha sottolineato come il sistema in questi anni “è cambiato e ricambiato più volte, con il passaggio al federalismo che ha generato enormi criticità, in primis l’esplosione della spesa pubblica e il conseguente commissariamento di quasi metà delle regioni italiane”. Oggi ancora “godiamo i frutti della nostra Costituzione, che è patrimonio di tutti. Ed è per questo che possiamo contare sull’universalismo e su cure di altissimo livello e qualità, che non sono assolutamente elementi scontati”. Però tutti “siamo chiamati a interrogarci su come rendere sostenibile il sistema, soprattutto in relazione a temi inesorabili come il contenimento della spesa pubblica e l’invecchiamento della popolazione con cui siamo chiamati a confrontarci ogni giorno. Per questo è necessaria una strategia comune, per capire dove andrà il Ssn nei prossimi e decisivi dieci-quindici anni”.
Il Ministro ha poi ricordato “che veniamo da un periodo in cui il Ssn ha dato indietro 25 miliardi. Ora però è arrivato il momento di aprire una nuova stagione, bisogna assolutamente cambiare fase, servono rigore e programmazione in modo da costruire nuove certezze. In questo anno, anche grazie al lavoro del Presidente della Repubblica, siamo riusciti a evitare nuovi tagli lineari nel 2013”.
Meccanismi di efficientamento “sono ancora possibili, puntando su un sistema trasparente di controllo sull’erogazione delle prestazioni”. Le governance “sono infatti chiamate a gestire con responsabilità oltre 100 mld di euro del Fsn”.
Lorenzin ha chiamato le Regioni a un’importante assunzione di responsabilità, “poiché devono capire che è arrivato il momento di dare una vera scossa, con impegni chiari, misurati e quantificati”. In tal senso un ruolo fondamentale lo assume il Patto per la Salute “che costituisce un contratto tra Stato e Regioni e che dovrà essere molto più incisivo di quello del 2009, che per il 60% è rimasto lettera morta”. La priorità sarà quindi quella di “garantire una certezza di budget, affinché si arrivi a una solida programmazione. E se qualcuno non dovesse rispettare i punti, allora si agirà a livello centrale”.
La programmazione è dunque elemento chiave per affrontare sfide sul tavolo da tempo: “basti pensare all’impatto, quantificabile in 1 miliardo di euro, che eserciterà il nuovo farmaco per l’Epatite C. Non possiamo permetterci, come è avvenuto in altri Paesi, di dover essere costretti a limitare la somministrazione di medicinali a chi ha meno di 70 anni. Abbiamo il dovere di garantire a tutti l’accesso alle cure e per questo è indispensabile un grande lavoro da parte delle Regioni, incentrato su rigore e serietà. Con un impegno vero possiamo recuperare 900 milioni di euro da utilizzare per ridefinire i Lea, che sono fermi ormai da 12 anni”.
Altra sfida da vincere ad ogni costo è quella “di fornire risposte adeguate anche ai malati nascosti e a quelli affetti da malattie meno conosciute. Migliaia di famiglie sono lasciate sole e dobbiamo assolutamente recuperarle, quindi non è più accettabile alcuno spreco, neanche di 1 euro”.
Gli Stati Generali rappresentano “una chiamata a un’assunzione comune di responsabilità, per rendere sostenibile il sistema, ma anche per evidenziare gli elementi virtuosi. Ricordiamoci, per esempio, che proprio in questi giorni in Piemonte è stato scoperto il gene della Sla”. Ulteriori miglioramenti sono però possibili “in primo luogo rendendo il nostro Paese più attrattivo per gli investimenti in ricerca scientifica. La ricerca è il nostro petrolio, deve assumere il ruolo che ebbe il manifatturiero negli Anni 50”.
Nel complesso Lorenzin ha garantito che la Sanità “è a pieno titolo parte fondamentale del programma del nuovo premier. Possiamo riprogrammare e ridefinire, trovando nuove risorse senza alzare le tasse”. In quest’ottica un ruolo di primo piano “va attribuito senza dubbio alla prevenzione, soprattutto per combattere le malattie croniche non trasmissibili. Promuovere un corretto stile di vita ci permetterebbe infatti di risparmiare circa 3 mld di euro. E ciò riguarda in particolar modo le nuove generazioni e le donne: è attraverso queste figure che passa la salute della società”. Augurando a tutti un buon lavoro, Lorenzin ha auspicato “che questi giorni servano a condividere una nuova agenda sanitaria”. (Fonte: Ministero della Salute)