La Convenzione per i MMG – Un percorso a ostacoli

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Il cosiddetto "preaccordo" per la Medicina Generale, certamente molto discutibile, non ha vita facile.
Prima il ministero dell’Economia e quello del Welfare hanno bocciato la previsione dell’obbligatorio raddoppio dell’aliquota assicurativa.
Poi sono sorte fosche nubi sulla quota ENPAM da versare a carico delle Aziende.
Da piu’ parti si invoca l’ intervento del Garante contro l’ invio nominativo dei dati sanitari degli assistiti.
Colleghi di diverse provenienze sindacali contestano questo preaccordo, che appare velleitario, economicamente scarso e burocraticamente pesante….

L’effettivo rinnovo delle convenzioni si fa più incerto, e sicuramente non rapido. Lo SMI, che ha rifiutato di controfirmare decisioni prese da altri e non condivise, ha mostrato di aver ragione nella sua contestazione.

Una parte della FIMMG contesta questo preaccordo.
Lo SNAMI ha annunciato una "firma tecnica", vale a dire che firmera’ unicamente per mantenere il posto ai tavoli regionali, in base a quell’ incredibile norma contrattuale, evidentemente strumentale da parte di alcune sigle, che estromette tutti i sindacati non firmatari.   
Lo SMI, prima di prendere la decisione finale, sta operando con tutti i mezzi consentiti per scindere le parti piu’ odiose.
Ricordiamo che il "preaccordo" prevederebbe, per gli anni 2005-2008 un adeguamento lordo degli onorari inferiore complessivamente al 5% (1,5% l’ anno circa), che parte di questi incrementi andrebbero deviati verso altre voci (incremento dei contributi assicurativi e pensionistici) con riduzione dell’ adeguamento stipendiale, gia’ modestissimo. Che a fronte di cio’ il medico dovrebbe obbligatoriamente accedere a forme associative "rigide", sotto controllo e gestione regionale. Che avrebbe obbligo di documentare minuziosamente tutta l’ attivita’ da lui svolta, inviando particolareggiati report alla Regione. Una sorta di "Grande Fratello Sanitario"…

Noi vogliamo che per gli anni passati si provveda al solo adeguamento economico, e che le parti normative vengano discusse ed inserite nella prossima Convenzione, anche considerando che il "preaccordo-ponte" e’ gia’ scaduto a sua volta.

Un dettagliato e interessante articolo scritto da un collega di Pisa e pubblicato sul "Tirreno" e’ leggibile qui: