Il Ministro della Salute ieri sera alla trasmissione di Giovanni Floris è intervenuta anche sulla spending review. E si è capito che la sanità darà il suo contributo ma per Lorenzin non si raggiungerà il mliardi di euro di cui si è parlato. Risparmi soprattutto su beni e servizi dove il taglio in alcune situazioni, secondo il ministro, potrebbe arrivare anche al 20%.
Anche la sanità contribuirà alla spending review generale. Ormai è arcinoto. Il punto è capire il quantum. Ma, in ogni caso non sarà 1 mld di euro. “E’ troppo”, ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ieri sera a Ballarò rispondendo al conduttore Giovanni Floris. Incalzata dal giornalista sull’entità ha poi precisato: “Stiamo trattando e molto probabilmente saranno qualche centinaio di milioni per il 2014 che si recupereranno dalla spesa per beni e servizi non essenziali” e per saperne di più si dovrà attendere il Cdm di venerdì. Ma l’intenzione d’intervenire è ormai realtà. E se i numeri ancora sono ignoti, il Ministro, però, sembra aver chiaro il dove e inquadra l’area dei beni e servizi come il serbatoio da cui si potranno pompare risparmi. “Nella sanità la spesa per beni e servizi è di 70 mld l’anno di cui 24 mld non strettamente sanitari. È realistico avere un margine di recupero del 10-15%”.
Ma oltre gli acquisti da perfezionare il Ministro torna nuovamente a gettare acqua sul fuoco e a spegnere la diffidenza dei Sindacati sui possibili tagli agli stipendi dei medici: “Ci sono categorie che hanno già dato. Il mondo sanitario è in blocco di turnover da 10 anni”. E ancora: “Gli ospedalieri fanno turni massacranti. A questi lavoratori dobbiamo dare delle risposte”. Il problema per Lorenzin sono semmai i manager che “magari prendono il doppio e sono gli stessi che hanno portato le aziende in dissesto”.
Ma Lorenzin entra anche nello specifico della spesa per beni e servizi: “Ci sono spese folli dove non c’è la mediana. Mi riferisco all’alberghiero, le pulizie, la ristorazione, la gestione dei rifiuti speciali. Ci sono Regioni che hanno tenuto la spesa sotto controllo e altre dove ognuno fa come vuole. Questa spesa ammonta a 5 mld e credo che con un sistema di controlli e appalti si possa arrivare ad un risparmio del 20%”. “Noi – specificato – possiamo prendere queste risorse e parte darle alla spending ma il grosso e parlo di miliardi deve rimanere in sanità perché c’è bisogno di investire”. (Fonte: Quotidiano Sanità)