Ritirare le nomine sbagliate dei direttori generali, abbattere i tempi delle liste d’attesa e costituire Pronto soccorsi degni di una capitale europea. Sono solo alcuni degli obiettivi dell’Associazione Codici, che ha delineato un quadro impietoso della sanità laziale, esaminando le anomalie di un sistema sempre più politicizzato che ha perso di vista la centralità del paziente. Per denunciare a chiare lettere i mali oscuri del sistema sanitario regionale, per il quale la Giunta Zingaretti aveva promesso una svolta che ancora non è arrivata è stato presentato un dossier sulla malasanità nel Lazio, che mette in rilievo, facendo nomi e cognomi, come anche le nomine dei direttori generali siano state influenzate dall’appartenenza ad un colore politico, piuttosto che a un altro. “Un sistema sanitario volutamente disorganizzato – ha detto il Segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli – un caos creato ad arte per permettere speculazioni e sprechi, in cui la politica fa i suoi affari e si attiva con il clientelismo, gestendo i posti di comando e ottenendo appalti a ditte vicine in questa disorganizzazione voluta, si tenta di nascondere gli errori – orrori medici”. Per le valutazioni dei nominativi, la Regione si è, infatti, affidata all’Agenas, che non è sufficientemente “esterna” al settore ed è in realtà molto politicizzata, in quanto ha la principale funzione di coordinamento delle politiche sanitarie tra Stato (Ministero) e Regioni. E’ possibile, inoltre, rilevare come molti manager incaricati provengano dalla galassia del PD. E per la legittimità dei dubbi, Codici, ha presentato ricorso al Tar, impugnando le delibere delle nomine. Intanto sono stati denunciati altri giochi politici che mischiano le carte in tavola in un sistema che è già di per sé poco chiaro, come la presenza della Consigliera regionale Teresa Petrangolini (area PD), tra i fondatori di Cittadinanzattiva, associazione di consumatori ma al contempo forza di Governo, e membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia per i Servizi Sanitari, oggi Agenas. L’attuale Direttore Generale della ASL Rm E, Dott. Angelo Tanese, è stato anche Direttore dell’Agenzia di valutazione Civica, interna all’Associazione Cittadinanzattiva. Nel corso degli anni ci sono state diverse iniziative che hanno visto la collaborazione tra Agenas e l’Associazione Cittadinanzattiva. Anche il Consigliere Regionale Fabrizio Santori ha posto dei dubbi sulla trasparenza delle procedure, parentele sospette, inconferibilità, mancanza di requisiti. Altra situazione anomala, denunciata dal Consigliere, riguarda la nomina del Dott. Fabrizio D’Alba, presente nella short list, figlio della Dott.ssa Melaragno, che ha gestito per oltre 10 anni il Dipartimento Sanità della Regione Lazio. Per riportare il cittadino al centro dell’azione e dell’attenzione della sanità, il consigliere ha lanciato, su indicazione di Codici, la proposta di legge regionale rivoluzionaria “Norme in materia dei diritti del malato”, un testo di indirizzo di politica sanitaria che sarà proposto come norma superiore. (Fonte: Online News)