Dopo la conferenza in cui il governatore ha presentato gli assi portanti dei Programmi, ecco il testo sottoposto alla verifica del Ministero della Salute e del Mef. Dalla riorganizzazione dell’offerta assistenziale all’efficientamento della gestione: il piano di rinnovamento è davvero ambizioso. IL TESTO
Un documento di 99 pagine che disegna il riassetto della sanità laziale varato dalla squadra di Nicola Zingaretti. Il Programma Operativo 2013-2015 è stato sottoposto alla verifica dei Ministeri della Salute e dell’Economia che, come ha spiegato il sub commissario Renato Botti, hanno espresso una sostanziale approvazione, salvo alcune integrazioni che la Regione dovrà effettuare entro il prossimo 15 maggio, data della nuova e ultima verifica. Nel dettaglio i vari capitoli del Programma.
CURE PRIMARIE E RETE TERRITORIALE
La Regione provvederà a potenziare il ruolo delle cure primarie favorendo lo sviluppo delle forme di medicina associativa (con l’obiettivo dell’apertura H12 degli studi di Mmg), l’integrazione dei Mmg con specialisti ambulatoriali (del territorio e dell’ospedale) ed il personale del distretto per la presa in carico del paziente (in particolare cronico) lungo tutto il continuum assistenziale. Verrà quindi effettuata la ricognizione delle forme di medicina associativa nelle ASL (bacini di utenza, modelli adottati, sistemi di remunerazione), al fine di valutare i modelli organizzativi adottati per garantire l’uniformità delle buone pratiche cliniche (tra gli obiettivi delle AFT) e per garantire la continuità dell’assistenza primaria H12 (H24 in collaborazione con i medici della continuità assistenziale, normalmente presso le UCCP).
Previsto l’avvio di un tavolo di negoziazione con le organizzazioni sindacali al fine di implementare le AFT e le UCCP. Saranno attivati, nell’ambito delle UCCP, ambulatori di patologia dedicati ai PDTA dell’area oncologica, cardiovascolare e presa in carico delle cronicità (Diabete, BPCO, Scompenso cardiaco, TAO), in coordinamento con i medici specialisti. Programmato inoltre lo sviluppo della medicina d’iniziativa anche al fine di promuovere corretti stili di vita presso tutta la popolazione, nonché, relativamente alla Pediatria di libera scelta (UCPP), la salute dell’infanzia e dell’adolescenza con particolare attenzione agli interventi di prevenzione, educazione e informazione sanitaria.
Altro obiettivo strategico è quello di contribuire nell’ambito delle UCCP e delle Case della Salute all’integrazione fra assistenza sanitaria e assistenza sociale a partire dall’assistenza domiciliare e residenziale in raccordo con i distretti e in sinergia con i diversi soggetti istituzionali e con i poli della rete di assistenza. Bisognerà poi integrare l’AIR regionale per l’adozione delle forme associative previste da normativa e rimodulare le relative indennità e attivare un sistema di monitoraggio degli obblighi convenzionali e delle modalità di gestione dei fondi nel rispetto del vincolo di bilancio regionale e del limite di spesa previsto a livello regionale per la medicina di base.
Il cronoprogramma per questi interventi prevede: Individuazione dei percorsi per la cronicità entro il 30.09.2014; implementazione di PDTA sperimentali per BPCO, diabete, scompenso cardiaco e gestione del paziente in trattamento con anticoagulanti orali entro il 31.12.2014; definizione del sistema di monitoraggio degli iperscrittori e del suo collegamento con il sistema di incentivazione dei MMG per la distribuzione del fondo di governo clinico grazie anche ai Protocolli di intesa in corso di sottoscrizione con la Regione Emilia Romagna, entro il 31.12.2014; recepimento degli obiettivi dei PDTA nel sistema di incentivazione per la distribuzione del fondo di governo clinico entro il 31.12.2014; progettazione del sistema di budget del paziente cronico entro il 31.12.2015.
Per quanto concerne la realizzazione delle Case della Salute, inizialmente il percorso riguarderà le strutture che hanno già avviato percorsi di trasformazione e, in particolare, quelle per le quali non è in atto alcun tipo di contenzioso. Gli ex presidi ospedalieri già individuati sono:
Nuova Regina Margherita (RMA); SS. Salvatore di Palombara Sabina e S. Giovanni Battista di Zagarolo (RMG); A.C. Cartoni di Rocca Priora; Spolverini di Ariccia e Villa Albani di Anzio (RMH); Presidio di Acquapendente, Presidio di Montefiascone, Presidio di Ronciglione (VT); San Carlo di Sezze, Luigi di Liegro di Gaeta, ex Ospedale di Minturno (LT); F. Grifoni di Amatrice (RI); Presidio di Ceccano – Ceprano, Presidio sanitario di Ferentino, Presidio di Atina, Presidio di Pontecorvo (FR).
A livello di cronoprogramma gli obiettivi sono: attivare le case della salute a Pontecovo (Asl Frosinone) entro il 31.03.2014 e a Rocca Priora (Asl Rm H) entro il 30.04.2014; attivare nell’area romana 5 case della salute entro il 31.12.2014; completare la ricognizione delle attività e delle valutazioni sullo stato degli immobili presso i presidi ospedalieri in riconversione entro il 30.09.2014; individuare gli indicatori per la valutazione delle attività assistenziali nelle prime Case della Salute attivate entro il 30.06.2014; definire un cronoprogramma delle attivazioni delle Case della Salute presso i presidi dismessi in base anche alle attività di ricognizione entro il 31.12.2014; individuare i sistemi informativi e relativi debiti informativi per il monitoraggio delle attività assistenziali nelle Case della Salute entro il 30.06.2014; ricognizione degli spazi aziendali disponibili per realizzare le ulteriori Case della Salute entro il 31.12.2014.
Per quanto concerne la rete socio-sanitaria territoriale gli obiettivi fissati sono: formulazione del Piano Regionale per l’attivazione dei posti residenziali e semiresidenziali in caso di fabbisogno non soddisfatto per la non autosufficienza entro il 31.12.2014; rimodulazione dei posti residenziali e semiresidenziali per la disabilità anche verso setting assistenzali per i quali si rileva una entro il 31.12.2014; implementazione della rete socioassistenziale territoriale a livello aziendale e distrettuale entro 31.12.2015; adozione dello strumento di valutazione multidimensionale per la non autosufficienza (Suite InterRai) entro 30.09.2014; adozione della SVaM.Di per la disabilità entro il 30.09.2014; definizione di un set di indicatori per la valutazione di processo e di esito relativamente alla riorganizzazione della rete sociosanitaria territoriale entro 30.09.2014.
RIORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA ASSISTENZIALE
Il documento segnala che la riduzione minima necessaria per rientrare nello standard di 3,7 per 1.000 abitanti (di cui 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza post acuzie) è pari 748 posti letto, di cui almeno il 50% riferito al comparto pubblico (l’intervento proposto ne prevede 394 nel pubblico, pari al 53%, e 354 nel privato, ivi compreso gli ospedali classificati, pari al 47%). Il Programma rileva, inoltre, che da una analisi dell’effettivo utilizzo dei posti letto nel biennio 2012-2013, è possibile prevedere una ulteriore riduzione di circa 450 posti letto, prevalentemente nel privato accreditato dove si rileva il maggiore scostamento tra accreditati e utilizzati, in aggiunta ai 748, per un totale complessivo di circa 1.200, portando il rapporto pl/popolazione a circa 3,6 per 1.000.
Asse portante del rinnovamento sarà la riduzione dell’offerta ospedaliera per acuti, principalmente, nell’area metropolitana di Roma dove il numero di PL per abitante è al di sopra dello standard di 3 per 1.000 (4,43), tenendo conto del tasso di occupazione e, quindi, del reale utilizzo dei posti letto nel biennio 2012-2013 (“PL equivalenti” calcolati utilizzando un indice di occupazione che per l’ordinario varia dal 75% al 90% a seconda della quota di ricoveri effettuati in urgenza, e per il DH è fissato al 90%).
Per quanto riguarda la rete di offerta, è stato previsto: cessazione dell’attività di ricovero dei presidi pubblici George Eastman e Nuovo Regina Margherita e loro riconversione; totale dismissione del Presidio ospedaliero Forlanini con trasferimento dell’attività sanitaria al Presidio ospedaliero San Camillo; sono in corso valutazioni per definire la nuova destinazione ad uso istituzionale dell’immobile; vendita dell’immobile del CTO con focalizzazione della mission assistenziale in sinergia all’Istituto assicurativo INAIL, come specificato nel successivo paragrafo; riconversione di alcune strutture (Bracciano, Monterotondo e Subiaco ) e promozione dei servizi territoriali; trasformazione del San Filippo Neri da Azienda Ospedaliera a Presidio Ospedaliero a gestione diretta della ASL Roma E, mantenendo il ruolo di DEA di I livello; accorpamento fra Irccs Lazzaro Spallanzani e I.R.C.C.S. IRE-ISG; realizzazione di un DEA di II livello nell’area sud della regione (ASL di Latina) e il potenziamento del DEA di I livello dell’Ospedale Belcolle di Viterbo con l’apertura dell’Unità di Trattamento Neurovascolare (UTN), il potenziamento del blocco materno-infantile-pediatrico e dell’emodinamica con adeguamento in tutte le ambulanze ARES delle postazioni della provincia di Viterbo alla teletrasmissione del tracciato ECG; intervento nell’area dei Castelli romani con l’apertura del nuovo Ospedale dei Castelli con circa 300 posti letto (di cui 20 in regime di solvenza) che andrà a sostituire due strutture ospedaliere: Ospedali Riuniti di Albano e Genzano e Ospedale Luigi Spolverini di Ariccia; chiusura dell’Agenzia Regionale Trapianti con valorizzazione delle funzioni e attività del Centro Regionale Trapianti; definizione dell’assetto istituzionale del Policlinico di Tor vergata con superamento della sperimentazione gestionale e riconoscimento, di concerto con il Ministero della Salute e l’Università di Tor vergata, di Fondazione IRCCS.
Verrà inoltre completata la riorganizzazione della rete dei laboratori pubblici, coerentemente con la riorganizzazione della rete ospedaliera, sulla base di un modello Hub & Spoke, che preveda la presenza di 8 laboratori Hub su un totale di 39 e la disattivazione di 34 laboratori (16 collocati all’interno di Asl e 18 all’interno di Ao/Aou), con diverse tipologie di offerta distinte per volume prestazioni e repertorio analitico: Laboratorio di urgenza (200.000-1.000.000 esami/anno); Laboratorio di base (500.000-1.500.000 esami/anno); Laboratorio core (>2.500.000 esami/anno); Laboratorio core con settori specialistici (>3.000.000 esami/anno); Laboratorio specialistico; Laboratorio di riferimento regionale.
EFFICIENTAMENTO DELLA GESTIONE
Saranno revisionati i criteri per la remunerazione degli erogatori pubblici e privati che erogano prestazioni di assistenza ospedaliera in acuti e post acuti sulla base: del fabbisogno di prestazioni a livello regionale; di indicatori di appropriatezza organizzativa; di indicatori di outcome. Verrann, inoltre, revisionati i criteri per la remunerazione degli erogatori pubblici e privati che erogano prestazioni di assistenza ospedaliera in acuti e post acuti al fine di supportare Regione Lazio nel recupero della mobilità passiva (coerentemente con le competenze dimostrate negli anni precedenti) e nell’incremento della mobilità attiva per ricoveri di alta complessità pur garantendo la riduzione del tasso di ospedalizzazione per allineamento al valore programmato e valorizzando la partecipazione alla rete di emergenza ed urgenza.
Sarà poi avviato il Tavolo Tecnico per il monitoraggio e la verifica degli adempimenti aziendali con i Direttori Generali delle Aziende del SSR con cadenza mensile a partire dal mese di marzo 2014. Prevista anche la realizzazione del Testo Unico della normativa sanitaria in merito al percorso di autorizzazione all’attività sanitaria e di accreditamento istituzionale 31.12.2014.
RAZIONALIZZAZIONE DI BENI E SERVIZI E DEI FARMACI
Un ruolo essenziale lo assumerà il monitoraggio delle determinanti principali dei contratti (Term-Sheet) che costituiranno già nel corso del 2014 debito informativo delle singole Aziende Sanitarie nei confronti di Regione Lazio. I singoli Term Sheet saranno oggetto di uno specifico sistema informativo sviluppato da Regione Lazio i cui requisiti saranno declinati dalla struttura commissariale con il supporto della Direzione Regionale Salute ed Integrazione Socio Sanitaria” (nello specifico con l’Area “Risorse finanziarie, analisi di bilancio e contabilità analitica e crediti sanitari”) e con il supporto della Direzione Regionale Centrale Acquisti. La tempestiva alimentazione di tale sistema informativo rientrerà negli obiettivi dei Direttori Generali Aziendali e la mancata alimentazione costituirà grave inadempienza.
La definizione e dei requisiti del sistema Term Sheet da parte della struttura commissariale entro il 15.05.2014. Lo studio di fattibilità del sistema informativo dovrà necessariamente verificare l’esistenza in Regione Lazio di un sistema che possa essere utilizzato per gli obiettivi definiti in fase di declinazione dei requisiti 31.12.2014. Sarà avviata l’implementazione di una soluzione temporanea immediatamente fungibile in attesa della messa in produzione del sistema informativo e la definizione del tracciato informativo del “term sheet” entro il 31.05.2014. Previsto il monitoraggio trimestrale dei contratti in essere delle Aziende Sanitarie.
La Regione, inoltre, al fine di potenziare le attività di governo e razionalizzazione della spesa per beni e servizi, intende porre la Direzione Regionale Centrale Acquisti quale organo centrale negli interventi di pianificazione e controllo della spesa, valutazione dell’appropriatezza nonché adozione e condivisione di “best practice” già esistenti sul territorio. Le principali linee di attività che riguardano la pianificazione degli acquisti e il governo dei fabbisogni delle Aziende Sanitarie condotte dalla Centrale Acquisti, sono: prezzi di riferimento; richieste di autorizzazione come monitoraggio ex-ante; pianificazione delle gare centralizzate; attivazione di sistemi di e-procurement regionali; collaborazione con Consip.
Per quanto concerne l’assistenza farmaceutica i principali obiettivi sono: rinnovo degli accordi con le aziende farmaceutiche per l’acquisto dei farmaci in DPC; valutazione delle offerte economiche dei principi attivi presenti nel nuovo Accordo DP; modifica delle remunerazione secondo il nuovo accordo DP. (Fonte: Quotidiano Sanità)