Il Consiglio di Stato ha ribaltato la pronuncia con cui il TAR aveva accolto il principio secondo cui i laureati in medicina e chirurgia potessero partecipare ai concorsi per l’accesso alle scuole di specializzazione dell’area medica anche senza il possesso dell’abilitazione.
Siccome le sessioni di abilitazione spesso erano convocate in date sfasate rispetto ai concorsi per le scuole di specializzazione, avveniva che molti colleghi dovesser perdere un anno dopo la laurea in attesa di poter espletare il concorso.
Era invalsa quindi la prassi di partecipare ai concorsi “sub condicione”, ovvero si riteneva sufficiente che i candidati avessero conseguito l’ abilitazione nel momento di iniziare il corso, e non nel momento di partecipare al concorso.
Ora il Consiglio di Stato ha ritenuta illegittima la partecipazione priva di previo conseguimento di abilitazione professionale dando rigorosa attuazione al profilo secondo cui i requisiti di partecipazione al concorso – nel caso di specie il superamento dell’esame di abilitazione – debbono essere posseduti alla data di pubblicazione del bando.
Tale principio è stato ritenuto il più idoneo a soddisfare le esigenze di organizzazione dell’Amministrazione in questo settore per cui deve trovare generale applicazione.
La Corte non ha ritenuto convincente la tesi diretta a permettere il conseguimento del requisito ad un momento successivo
Daniele Zamperini
Era invalsa quindi la prassi di partecipare ai concorsi “sub condicione”, ovvero si riteneva sufficiente che i candidati avessero conseguito l’ abilitazione nel momento di iniziare il corso, e non nel momento di partecipare al concorso.
Ora il Consiglio di Stato ha ritenuta illegittima la partecipazione priva di previo conseguimento di abilitazione professionale dando rigorosa attuazione al profilo secondo cui i requisiti di partecipazione al concorso – nel caso di specie il superamento dell’esame di abilitazione – debbono essere posseduti alla data di pubblicazione del bando.
Tale principio è stato ritenuto il più idoneo a soddisfare le esigenze di organizzazione dell’Amministrazione in questo settore per cui deve trovare generale applicazione.
La Corte non ha ritenuto convincente la tesi diretta a permettere il conseguimento del requisito ad un momento successivo
Daniele Zamperini