La maggioranza medici famiglia contraria alla nuova ipotesi di convenzione

Print Friendly


Roma, 13 mag. (Adnkronos Salute) – "Questa ipotesi di convenzione è ormai unanimamente considerata un pasticcio normativo ed economico. La maggioranza dei medici di famiglia è contraria a questa bozza". Questo il commento di Salvo Calì, segretario nazionale dello Smi, sulla situazione di stallo nelle trattative per il rinnovo della convenzione di medicina generale

"La settimana scorsa – sottolinea in una nota Calì – ho scritto una lettera aperta al segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo, invitandolo a riaprire un confronto con la categoria affrontando finalmente i molti nodi controversi della preintesa del 22 dicembre. Ma sembra proprio che gli interessi dei medici, a questo punto della partita, siano ormai passati in secondo piano". Calì ha poi sottolineato che il consenso rispetto alla preintesa è ormai "al minimo storico" e che il ruolo del sindacato è quello di trarne le conseguenze. "Alla luce delle votazioni del consiglio nazionale di sabato della Fimmg – afferma – non possiamo che rilevare un dato: Smi, Snami e quasi la metà della Fimmg (9 regioni su 16 hanno detto no a questa strategia) si oppongono a questa bozza di accordo, cioè la maggioranza dei medici sindacalizzati di medicina generale. Rifletta anche la parte pubblica sull’utilità di un accordo capestro che – conclude Calì – pregiudica il rapporto del Ssn con la maggioranza dei medici del settore".