Torna minaccioso il problema del recupero arretrati e dei famosi tabulati LAIT ex Laziomatica. Le comunicazioni inviate ai Medici di Famiglia non sono congruenti con quanto stabilito al Tavolo Tecnico, e gli errori non appaiono ben corretti
Qualcuno ricordera’ che, avendo partecipato col collega Angelo Filardo ad una riunione del Tavolo Tecnico sul problema del recupero quote arretrate, avevo scritto che si erano raggiunti accordi su alcuni punti
fondamentali. Purtroppo, quando ho ricevuto il verbale della riunione, ho potuto riscontrare come QUASI NULLA di quanto era stato detto e stabilito, e’ stato poi verbalizzato; il verbale che mi e’ stato recapitato si limitava a un generico panegirico della LAIT e poco di piu’.
Mi meraviglio e mi stupisco che funzionari pubblici regionali possano riportare un verbale cosi’ smaccatamente manchevole (e non dico altro…).
Pensate che il rappresentante LAIT, quando ho contestato alcuni casi-limite di emolumenti certamente non pagati ma ugualmente richiesti indietro, ha ammesso (anche se la cosa non e’ stata verbalizzata ma i presenti lo ricordano senz’ altro) che loro si basavano sui dati ASL senza poterli verificare, e in particolare prendevano per buoni tutti i mandati di pagamento emessi senza controllare che fossero stati effettivamente pagati!
Questa procedura vanifica, a mio parere, il fondamento di correttezza e buona fede che deve stare alla base dei tabulati, perche’ il recupero, deve essere basato sui dati regionali, ma nel presupposto che siano
metodologicamente e sostanzialmente corretti e in buona fede.
Per questi motivi siamo preoccupati dai passi che vedo compiere dalla Regione, che evidentemente pensa soprattutto a rastrellare denaro: i nuovi elenchi non cambiano quasi nulla rispetto ai precedenti, gli elenchi on-line dal sito regionale spesso non coincidono con altre informazioni, alcuni dati sono "spariti" senza che si possa comprendere come mai.
Stiamo verificando ad esempio se qualcuno abbia riscontrato nei propri cedolini delle quote in positivo, adeguate ai propri calcoli: molti colleghi interpellati finora riferiscono che, pur avendo certamente delle quote positive da recuperare, continuano a riscontrare nei cedolini solo quote negative.
Teneteci al corrente, se riscontrerete casi di errori eclatanti e/o dimostrabili, fatecelo sapere,
Ricominciamo a preparare carte e cartelle, e’ probabile che si debba ricorrere, ancora una volta, all’ opera dei legali.
Daniele Zamperini
Responsabile Medicina Generale