Sono in fase di avvio le attività del progetto “Contrastare in modo efficace la produzione e il traffico di farmaci contraffatti”, finanziato dall’Unione Europea e volto a definire e realizzare misure di intervento specifiche in Paesi identificati come particolarmente a rischio dal punto di vista della contraffazione farmaceutica. È quanto fa sapere l’Aifa che ricorda come “I medicinali falsi rappresentano un serio pericolo per la salute e la sicurezza pubblica perché contengono solitamente ingredienti di scarsa qualità e in quantità diversa da quella dichiarata o, in alcuni casi, addirittura sostanze tossiche. Il fenomeno ha dimensioni globali, ma ha un’incidenza significativa soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, particolarmente esposti e vulnerabili rispetto a questa problematica. Alla luce di tali considerazioni, nei prossimi 3 anni le autorità di alcuni Paesi (tra cui Camerun, Ghana, Giordania, Marocco e Senegal) verranno supportate da esperti provenienti dalle amministrazioni europee al fine di rafforzare il quadro normativo vigente, migliorare la capacità di intercettare e analizzare i medicinali sospetti, accrescere l’efficienza del sistema giudiziario e delle indagini rispetto ai casi di produzione e traffico di farmaci falsi, riconducibili a network criminali. Rientrano, infatti, tra gli obiettivi del progetto: l’aggiornamento del quadro normativo; lo sviluppo di una strategia a livello nazionale in ciascun Paese coinvolto, il rafforzamento della cooperazione fra Agenzie e il perfezionamento della collaborazione transfrontaliera attraverso la creazione di un network di punti di riferimento (single focal points); il miglioramento dell’efficienza del sistema giudiziario; la realizzazione di campagne di comunicazione sui rischi legati all’assunzione di medicinali falsi. Il consorzio che gestirà le attività del progetto è guidato da Civi.Pol (Organismo incaricato dal Ministero degli Interni francese) e include, oltre all’Agenzia Italiana del Farmaco, Adetef (Agenzia pubblica francese per la Cooperazione Tecnica per i Ministeri Economici e Finanziari) e Dci (Direttorato per la Cooperazione delle Forze di Polizia e Ministero degli Interni francese). Gli esperti provenienti dalle amministrazioni europee” prosegue l’Aifa “saranno chiamati a trasferire il proprio know-how ai tecnici dei Paesi beneficiari, attraverso una serie di eventi formativi, affiancamento sul campo, sviluppo di strumenti per l’informazione al pubblico e training degli operatori. In particolare, l’Aifa curerà la realizzazione di una pubblicazione contenente indicazioni operative utili ai funzionari dei Paesi beneficiari, coinvolti nelle attività di prevenzione e di contrasto alla contraffazione farmaceutica. Con il supporto di altre istituzioni italiane, l’Agenzia progetterà iniziative formative dedicate al ruolo delle autorità regolatorie nel settore farmaceutico, alle diverse tipologie di medicinali falsi e ai pericoli per la salute legati alla loro diffusione, alla casistica recente e all’analisi delle segnalazioni di casi sospetti nell’Unione Europea, al quadro normativo del settore e alle sue recenti evoluzioni, alle attività di controllo in dogana e sul territorio, all’importanza delle campagne di comunicazione come strumento di sensibilizzazione e prevenzione e alla task-force Impact Italia, che costituisce una caso esemplare di collaborazione tra le istituzioni a livello nazionale”. (Fonte: Panorama della Sanità)