IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E PACCHETTO SICUREZZA

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I medici rivolgono un ulteriore appello alle Autorita’. SMI: si analizzino tutti i costi economici e sociali.
Un’ intervista a Francesco Medici.

La nuova legge prevede il reato di “immigrazione clandestina”. Ad oggi le tante proposte dei sindacati medici, dell’ordine dei medici, delle associazioni di volontariato non hanno sortito alcun effetto, la legge non prevede per i medici l’”esimenda” alla denuncia. Ovvero i medici e tutto il personale pubblico (anche gli infermieri), dovranno denunciare alle autorità chi non è in regola con il permesso di soggiorno, come un “pericoloso criminale”, come devono denunciare i sospetti di stupro, di tentato omicidio, violenza su minore etc. Ovvero l’incaricato di pubblico servizio, nel momento in cui viene a conoscenza o solamente sospetta un crimine “penalmente perseguibile” deve, come è giusto, comunicarlo alle forze dell’ordine. In questo caso non vale l’obiezione di coscienza, che non è prevista dalla nuova normativ a inoltre si contraddice il codice deontologico che vieta questa pratica espressamente. Con un paradosso: il medico se non denuncia sarà perseguibile per legge, se denuncia sarà perseguibile dall’ordine professionale. Un pasticcio. Così come rimangono inascoltati i richiami del Csm sulle conseguenze sul nostro già caotico sistema giudiziario. Ma in questa sede non si vuole entrare ulteriormente nel merito della norma e neppure stigmatizzare gli effetti in ambito sanitario (sanità parallela, aborti e parti nei cassonetti, bambini neonati che non potranno essere registrati alla anagrafe, malattie infettive non curate e quindi ceppi di infezioni più gravi e pericolosi). L’intenzione è simulare un’applicazione coerente e adeguata della legge analizzandone le conseguenze con un medico dirigente di un Pronto Soccorso, abituato ad applicare l’inapplicabile (come ricoverare 5 persone con un solo letto disponibile….). Si è preparati?  Sono già pronti e concordati comportamenti univoci in tutta Italia e protocolli di intervento con le forze del’ordine.

 
Ne parliamo con FRANCESCO MEDICI, Dirigente del Dipartimento di Emergenza (pronto soccorso) dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, vice segretario Nazionale SMI (Sindacato Medici Italiani), vice presidente FVM (Federazione Veterinari e Medici)
 
Primo problema come si “diagnostica” il reato di clandestinità ?
Facile, è una persona senza documenti in regola.
Da cosa intuiamo se la persona in questione, senza documenti, è un irregolare, cioè se è un clandestino o no? Il criterio deve essere il colore della pelle ?
Dubito che possa essere un criterio. Ci sono immigrati che sono più bianchi di certi nostri compatrioti e poi abbiamo clandestini biondi, rossi, caucasici. Il colore della pelle non ci aiuta
Si può puntare sulla conoscenza della lingua italiana ?
No. Potrebbero averlo imparato all’estero, oppure in Italia, ma sempre in clandestinità. Oppure essere stati in regola e poi avendo perso il lavoro diventare “clandestini”. Oppure essere dei turisti.
Allora l’unico modo per arrivare alla diagnosi è lo studio dei documenti ? E se ne sono sprovvisti?
Se si presenta un documento scaduto o un passaporto senza visto turistico o senza permesso la diagnosi è certa, se invece ci si presenta senza un documento, quale che sia il colore della pelle o quale che sia la lingua parlata, allora la diagnosi è di sospetto reato.
Quindi, conformemente al sospetto di reato si deve denunciare comunque?
Si.
Quindi, ogni qualvolta si presenta in pronto soccorso o in qualunque poliambulatorio pubblico un essere umano sprovvisto di documento, potendosi trattare di “pericoloso clandestino” si deve fare la segnalazione alle forze di polizia?
Evidentemente. E ogni qualvolta si attiva tale procedura la pubblica sicurezza deve redigere un apposito verbale, scattare una foto, istruire una indagine
Ogni volta che si chiama una pattuglia per tali procedure una auto e in media tre poliziotti vengono tolti dal pattugliamento delle strade ?
Si presume che si assumerà  più personale o meglio si metterà un addetto di polizia in ogni pronto soccorso. Sa che i pronto soccorso in italia sono più di 427 e che per garantire una turnazione di giorno notte sono necessari tra ferie e malattie vacanze (etc) sei unità per personale per postazione.
La legge avrà previsto questi oneri riflessi ed avrà provveduto al costo di assumere 2.562 poliziotti/carabinieri? I soli a poter effettuare indagini, provvedere al fermo e/o arresto. Come vede con un intervento finanziario, 2.562 stipendi per anno, si risolverebbero alcune criticità.
Tutto ciò ha serie ripercussioni sul pronto soccorso ? Cosa succede quando si richiede l’intervento delle forze dell’ordine?
Le spiego la procedura: prima si fa una telefonata, si spiega per telefono il motivo della chiamata, poi quando arriva la pattuglia ci si presenta, si spiega il problema, si redige un verbale si presentano i propri documenti d riconoscimento, si attende che il verbale sia redatto a mano, si legge, si firma, si aspetta che sia trasmesso in centrale e quindi si sa come comportarsi ?
E i malati ? Ovvero tutti color che aspettano in p.s di essere visitati?
Quelli non gravi aspettano, in caso di urgenze in p.s dovranno aspettare invece le forze dell’ordine…
Ma quante ore lavoro comporta questa meritoria opera di segnalazione?
Si è calcolato che la procedura porti via dai 30 ai 60 minuti per segnalazione.
E di quante segnalazioni stiamo parlando ?
Vede gli accessi  al p.s in Italia sono circa 30.000.000 anno, deve considerare che circa il 15% delle persone che si presenta in p.s non ha con se i documenti, quindi dobbiamo considerare un numero di segnalazioni pari a circa 4,5 milione per anno
Così tante ?
Proprio così: chi sta male non si preoccupa di portare con se ogni cosa, tantomeno i documenti, sta male e così come è, chiama l’ambulanza, oppure un figlio un conoscente che lo accompagni, non programma una uscita. Dobbiamo immaginare 4.5 milione di segnalazioni dobbiamo calcolare un aggravio in ore lavoro da un minino di 2 ad un massimo di 4.5 milioni di ore lavoro per i medici.
Quale è il costo orario del personale?
Se proprio non si vuole assumere e non pagare il personale in produttività aggiuntiva (60 euro ora) ma sottopagarlo pagando solo ore di straordinario deve considerare circa 25 euro per ora. Quindi un costo di circa 112,5 milioni di euro anno o di 56,25 milioni di euro se ci si sbriga…..
Con un “limitato” intervento finanziario, 2.562 stipendi per le forze dell’ordine ed una spesa di 112/565 milioni di euro, si risolvono tutte le criticità? 
No. Che ci facciamo con i “pericolosi clandestini” una volta  identificati ?
Qui il problema si fa più serio. Se sono dimissibili, una volta fatta la diagnosi si consegnano alle forze dell’ordine che provvederanno alla loro espulsione …. Ma temo che una volta approvata la legge i clandestini con patologie lievi non si faranno più vedere, verranno in p.s. solo 4 tipi di malati: gravidanze complicate, malattie infettive in stato di pre coma, ferite gravi, patologie chirurgica/ortopedica che necessita di intervento chirurgico immediato. Ovvero malati che rischiando la vita … preferiscono il carcere…..
E allora ?
Sono tutti malati che dovranno essere ricoverati e che avranno necessità di un ricovero da un minimo di 10 (patologia chirurgica e parto) ad un massimo di 30/60 gg (malattie infettive). Complicanze escluse ovviamente….
Come ci si comporta nei casi di ricoveri per malati soggetti a tutela giudiziaria
Facile: il malato deve essere piantonato 24 ore die, non ricevere visite.
Quindi?
Necessita normalmente di una stanza singola (indispensabile poi in caso di malattia infettiva), e di turni di pubblica sicurezza, ovvero anche qui di 6 unità di personale mese per malato.
Ma quanti saranno?
Nessuno può fare questo calcolo, Certamente sappiamo che un piantonamento in ospedale toglie tante risorse, una camera intera dove normalmente stanno 2 o 4 pazienti, il fastidio di fare visita, passare terapia, andare al bagno con l’ingombro di un addetto alla sicurezza sempre presente, la possibile simulazione da parte del malato, tentativi di fuga/suicidio, atti dimostrativi, tutto questo in una corsia con tutti i problemi connessi. Il pericolo per i poliziotti di prendersi a loro volta malattie contagiose (vedi TBC, febbre suina, aviaria, ebola).  Il modo migliore per assistere tali malati è quindi una camera dedicata possibilmente al piano terra con sbarre alle finestre.
Quindi le asl dovranno programmare diciamo una camera con sbarre, bagno e postazione per il piantonamento per i detenuti, almeno una nei 119 dea di secondo livello presenti in Italia ed almeno una stanza con tali caratteristiche per tipologia di reparto, ovvero 1  per malattie infettive, 1 per chirurgia ortopedia ed una per ginecologia ?
E’ l’intervento minimo da fare se non vogliamo creare il caos in tutti gli ospedali. I dea di secondo livello hanno tutte le specialistiche e sono pochi rispetto a tutte le altre strutture, dovremo preveder costi per il trasferimento con scorta dai vari p.s al DEA ma è il male minore.
Ma quali costi comporta ?
Tre costi. Di edilizia: costruzione/riconversione di almeno tre stanze (una per specialità) con sbarre, bagno, spazio per la sorveglianza per ciascuno di 119 DEA ovvero 357 spazi in Italia. Il costo del piantonamento: ovvero 6 unità per ciascuna stanza ovvero 2.142 addetti alla sorveglianza. Costo personale medico/infermieristico per i soli dea visto che saranno costretti alla cura di malati normalmente “spalmati” su tutta la rete ospedaliera.
 Trattandosi evidentemente di pazienti non residenti nella regione, da chi saranno pagati queste spese ?
Presumo dalle ambasciate di paesi originari o dal ministero degli Interni ? Sempre che la legge non preveda ulteriori fondi per tali esigenze.
Riassumiamo per venire applicare correttamente questa legge i costi minimi quali sono?
Sono questi. Un totale di 2562 + 2142 = 4.704 addetti alla pubblica sicurezza per anno
112/565 milioni di euro per straordinario per pagare i soli medici
L’identificazione costruzione/ristrutturazione di 357 spazi di degenza. Volendo immaginare un costo medio di 50.000 euro per stanza un costo complessivo di 17,850 milioni di euro una tantum.
La legge prevede tali stanziamenti ? Le regioni sanno cosa le attende ? Stanno preparando le strutture ? Hanno potenziato i P.S. ? Carabinieri e polizia sono pronte a dislocare 4.704 unità di personale negli ospedali ?
Lo SMI pone queste domande al presidente del Consiglio, ai Governatori delle regioni, ministro degli Interni, ministro del welfare, al Comando generale di Polizia, Comando generale dei Carabinieri, al relatore della legge ora in Senato. Ai parlamentari tutti. La legge permetterà di identificare e arrestare un numero esiguo di clandestini, peraltro malati gravemente e che difficilmente potranno essere comunque rimpatriati.  Al di la di aspetti di ordine deontologico, insormontabili per ogni medico vero, mi chiedo e vi chiedo. In termini solo economici la spesa vale l’impresa ?