«La salute è una dei quattro assi della Strategia Nazionale di Inclusione che Roma Capitale ha recepito. Il lavoro in questa direzione con le Asl è fondamentale». Lo dichiara in una nota l’assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini. «Gestire l’accesso ai servizi ed i percorsi di tutela per le persone che si trovano in condizioni di fragilità è una delle sfide della sanità, una tappa fondamentale per l’inclusione sociale – aggiunge – La ASL RmA, con la quale abbiamo avviato una proficua collaborazione, ha istituito la figura del facilitatore per l’accesso ai servizi sanitari per le persone svantaggiate, che opera in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato e i servizi sociali del territorio. Un lavoro che in pochi mesi ha raggiunto buoni risultati. È stato riscontrato – continua Cutini – che l’80% delle persone che hanno beneficiato di questi percorsi facilitati sono stati Rom che hanno potuto accedere alle cure e seguire nel tempo le terapie. Le ricadute sul miglioramento delle condizioni di salute sono state importanti ma si è anche ridotto il numero degli accessi al Pronto Soccorso. I percorsi di inclusione possono, quindi, avvalersi di buone prassi senza aggravio di spesa e migliorando l’appropriatezza delle cure. Grazie al lavoro della dott.ssa Antonella Zampa, di tutta l’equipe interdistrettuale ASL RmA, coordinata dalla dott.ssa Antonietta Spadea, e del responsabile U.O.S Salute Migranti, dottor Filippo Gnolfo, solo per fare un esempio – racconta l’assessore – due donne, una che viveva in una tenda lungo l’argine del fiume, vicino a Ponte Marconi, e un’altra in una tenda fuori dal campo attrezzato di Via Candoni, sono riuscite a sconfiggere un tumore dopo essere state ospitate in accoglienze socio-assistenziali e potendo seguire le terapie del caso. Entrambe sono state aiutate, sia grazie alla competenza medica sia grazie ad una soluzione abitativa che ha permesso loro di fare le cure necessarie. Dalle polemiche ai piccoli miracoli – conclude Cutini – come ha detto l’8 aprile scorso la commissaria europea Viviane Reding, l’inclusione sociale è possibile». (Fonte: Online News)