Guarda all’articolo 5 del prossimo Codice deontologico, quello che dopo una lunga gestazione sarà approvato a Torino a metà maggio, il bando nuovo di zecca con cui la Federazione dei medici e degli odontoiatri mette a disposizione 50mila euro da destinare alla cooperazione sanitaria internazionale, come corsi di formazione e aggiornamento di medici e dentisti da inviare nei Pvs o per l’attività da uno a tre mesi negli stessi Pvs.
«Le proposte inviate da associazioni di volontariato che operano in quelle zone saranno esaminate a settembre» spiega Maurizio Benato, vicepresidente Fnom e responsabile della commissione nominata ad hoc proprio per la valutazione dei progetti, nonché fautore delle modifiche all’articolo 5 in cui si citano, tra gli elementi di cui il medico deve tenere conto nel collaborare al contrasto delle disuguaglianze, «l’ambiente di vita e di lavoro, i livelli di istruzione e di equità sociale quali determinanti della salute individuale e collettiva».
Ogni progetto – le domande andranno presentate entro il 31 maggio 2014 – potrà ricevere al amssimo 13mila euro. Questi i requisiti che i proponenti dovranno possedere al momento della presentazione della domanda: la qualifica di organi dirigenziali con componente medica e/o odontoiatrica iscritta agli albi; minimo 5 anni di attività di volontariato continuativa e documentata, svolta nei Pvs; rendiconti finanziari degli ultimi 3 anni in pareggio o in attivo. E’ considerato preferenziale «il riconoscimento di idoneità per la gestione di progetti di cooperaziobe» rilasciato dal ministero degli Esteri in base alla legge 49/1987. (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)