“Con 40 milioni di euro in più si può tornare ai livelli dei 5.000 contratti esistenti negli anni precedenti”. È questo l’obiettivo che il ministro dell’Istruzione ha annunciato ieri al Consiglio universitario nazionale. Disponibilità anche ad approfondire le proposte del Cun per la creazione di linee guida sul rapporto fra Medicina universitaria ed il Ssn. Positivo, per il Consiglio universitario nazionale, l’incontro svolto ieri con il ministro Stefania Giannini per discutere alcune proposte del Cun per la revisione di diversi temi ‘caldi’ che riguardano le università italiane. Al centro dell’incontro, in particolare, la revisione dell’Abilitazione scientifica nazionale, il reclutamento di professori e ricercatori, le scuole di specializzazione di area medica e il rapporto tra sistema sanitario nazionale e università. E il ministro “ha accolto diverse proposte del Consiglio a favore del sistema universitario italiano”, spiega una nota del Cun.
Queste, in particolare, le proposte del Cun discusse ieri e le risposte del ministro alle stesse:
Scuole di specializzazione area medica: aumentare i posti, come da proposta del tavolo tecnico Presidenza CUN
“Il Ministro Giannini si è detta pronta a ripensare l’assetto delle scuole di specializzazione secondo quando previsto dal tavolo tecnico presieduto dal Presidente Andrea Lenzi”, riferisce il Cu. In particolare il Ministero dell’istruzione si sta impegnando per trovare le risorse necessarie, con 40 milioni di euro in più si può tornare ai livelli dei 5.000 contratti di formazione esistenti negli anni precedenti.
Rapporto fra medicina universitaria e Sistema sanitario nazionale: linee guida CUN
L’area di medicina del Cun proporrà delle linee guida al Ministro sul rapporto fra Medicina universitaria ed il Sistema sanitario nazionale, come previsto dall’art.6, comma 13 legge 240/10 al fine di rendere omogenei su scala nazionale gli accordi fra università e aziende ospedaliere di riferimento, superando i particolarismi locali.
Abilitazione scientifica nazionale, troppi ricorsi, il sistema va rivisto secondo indicazioni del CUN
“Non ci sarà una riapertura della seconda tornata 2013/2014 ma nella fase successiva. Il Ministro – spiega il Cun – appoggia le semplificazioni proposte dal CUN, in particolare l’instaurarsi di un meccanismo più semplice e continuo di valutazione dei curricula, la formazione di commissioni con membri che vengono sostituiti a varie scadenze e la rivisitazione dello strumento delle ‘mediane’ perche’ sono poco rispondenti alla realtà di produzione scientifica dei diversi settori. Si sta lavorando per mettere in sicurezza le abilitazioni già effettuate”. Sono quasi 1.000 i ricorsi sulle procedure già espletate e molti sono stati accolti dal Tar, ha indicato il Ministro Giannini al Consiglio.
Reclutamento professori e progressione di carriera, documento CUN
Il Ministro ha anticipato che dopo la prima settimana di maggio è previsto un incontro con il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, per la riprogrammazione del fondo di finanziamento ordinario (FFO) e per cercare di sbloccare il blocco del turnover dei docenti che mette a rischio il sistema di insegnamento e di ricerca delle nostre università. Il Ministro, secondo quanto riferito dal Cun, si è detto pronto anche a modificare la misura dei ‘ punti organico’ per calcolare le nuove assunzioni e i passaggi di fascia dei docenti in un’ottica di programmazione e responsabilità finanziaria degli atenei, così come proposto dal Cun nel recente documento “Reclutamento universitario-proposte per messa in sicurezza del sistema a normativa vigente- del 9 aprile. (Fonte: Quotidiano Sanità)