Anche i servizi prestati nei reparti di medicina interna e malattie infettive valgono ai fini del riconoscimento dell’anzianità per concorrere al ruolo di direzione del Sert. Nell’assunzione e nell’assegnazione del personale deve essere attribuita una particolare valutazione all’attività prestata nei servizi pubblici e convenzionati di assistenza ai tossicodipendenti. Per i profili professionali di medico e di psicologo deve essere attribuito rilievo, nella valutazione del curriculum formativo, ai titoli conseguiti: per i medici nelle discipline di farmacologia medica, tossicologia, psichiatria e medicina generale; per gli psicologi nelle discipline di psicologia clinica, psicologia sociale e psicoterapia. (Consulta il testo della sentenza). Questo è il decalogo contenuto nella sentenza n. 7677/2014, depositata il 2 aprile dalla sezione Lavoro della Cassazione che ha accolto con rinvio il ricorso di una dottoressa. La professionista in primo grado si era vista riconoscere il diritto a essere inquadrata come dirigente medico di 2° livello, ai sensi della legge 45/1999, ma la Corte d’appello dell’Aquila aveva spazzato via la decisione sostenendo che non aveva svolto sei anni presso una struttura dei Sert o in strutture equipollenti e ritenendo dunque non valutabili i tre anni di servizio nei reparti di medicina interna e di malattie infettive.
Opinione, quest’ultima, non condivisa dalla Cassazione secondo la quale il Dm 444/1990 (Regolamento concernente la determinazione dell’organico) all’art. 2, punti 1 e 2, dispone che i servizi per le tossicodipendenze devono essere articolati in moduli organizzativi e devono essere collegati alle strutture di recupero sociale, consultori familiari, strutture per l’Aids e per le patologie infettive, servizi medico-legali, laboratori di analisi e ai servizi di igiene mentale, agli altri Sert e agli altri servizi del settore.
In seguito è stata promulgata la legge 45/1999 (in materia di lotta alla droga e di personale del servizio per le tossicodipendenze) che, nel prevedere l’accesso alla direzione di tali servizi ad alta utenza, ai sensi del regolamento adottato con Dm 444/1990, ha stabilito, all’art. 2, comma 1, che i posti di dirigente responsabile di 2° livello devono essere conferiti, a decorrere dal 31 dicembre 1999, mediante concorsi interni per titoli. Concorsi riservati al personale di ruolo che, alla data di entrata in vigore della stessa legge (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 1999), già esercitava da almeno sei anni tali funzioni, anche di fatto, presso i Sert o strutture equipollenti comunque operanti nel settore delle tossicodipendenze, servizi che la dottoressa aveva svolto nei reparti di medicina interna e malattie infettive a contatto con i tossicodipendenti. (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)