È soddisfatto Andrea Mandelli, senatore di Forza Italia e presidente della Fofi, autore dell’emendamento che ha introdotto il bugiardino sempre aggiornato. E lo dice nel corso dell’intervista, sottolineando la sua soddisfazione nel vedere come il suo lavoro di parlamentare venga non solo riconosciuto ma anche premiato
Andrea Mandelli, senatore di Forza Italia, componente della Commissione Bilancio e presidente della Fofi, è l’autore dell’emendamento all’interno del decreto del Fare, che ha introdotto il principio del bugiardino sempre aggiornato. In quest’intervista spiega come mai una soluzione apparentemente così semplice non è stata presa in considerazione prima.
Senatore Mandelli, le faccio una domanda provocatoria: il foglietto illustrativo sempre aggiornato, non è l’uovo di Colombo? Nel senso che se ci si mette nei panni del cittadino un po’ distratto che legge la notizia viene da chiedersi “perché non è stata introdotta prima questa regola di buon senso per cui se un bugiardino cambia una virgola non è necessario buttare milioni di lotti di farmaci ma basta cambiare il foglietto illustrativo?”
Spesso le cose piccole sono quelle su cui ci si concentra di meno. Perché a volte ci vuole che la società civile, che si impegna in politica, dia un contributo per risolvere quei problemi che non sono a vantaggio di qualcuno in particolare. Questo, come dice lei, è sicuramente un “uovo di Colombo” ma come spesso accade le soluzioni apparentemente più immediate non vengono viste subito o vengono dimenticate. Invece con questo emendamento evidenziamo una stortura di sistema che procurava un danno innanzitutto al cittadino nella continuità terapeutica. Siamo di fronte ad un grosso passo in avanti per il paziente, ma è anche un passo in avanti per l’AIfa, perché viene fatta una cosa in cui siamo primi in Europa, e infine c’è anche un vantaggio economico nel momento in cui la crisi morde perché aiutiamo la filiera ad essere più competitiva risparmiando dei soldi che venivano buttati senza motivo. Direi quindi che questo è un fatto di straordinaria importanza. In più con la banca dati c’è la possibilità di essere più vicino al paziente e di essere più trasparenti e di informare tutti. Questo credo che sia un effetto collaterale veramente importante.
Come arriverà al farmacista l’informazione che il foglio illustrativo è cambiato?
In modo molto semplice. Quando il farmacista striscerà il prodotto, cosa che fa di prassi, all’interno del programma che il farmacista ha in dotazione, dove è caricata la piattaforma che oggi è stata presentata, immediatamente sul video apparirà la situazione relativamente a quel prodotto. A quel punto il farmacista o stampa il nuovo foglietto e lo consegna al paziente oppure, se l’informazione è di tipo secondario, gli dirà semplicemente quello che cambia e come comportarsi.
Quindi il farmacista non deve andare a verificare con una certa regolarità nella banca dati dell’Aifa se qualcosa è cambiato?
Assolutamente no, è tutto nel gestionale del sistema è un’operazione di grande importanza, di grande efficienza, che dimostra come il farmacista sia fondamentale all’interno del sistema sanitario nazionale. Per me è una grande soddisfazione perché l’emendamento l’ho scritto, l’ho difeso in Commissione Bilancio del Senato, l’ho difeso in Aula, fino a farlo diventare legge e le dico che per me è una grandissima soddisfazione, vuol dire che qualcosa di buono ho fatto e resterà per sempre.
Ancora una volta quindi con il suo emendamento inserito all’interno del decreto del fare, viene riportata al centro la figura del farmacista
Certamente e gli diamo quella giusta funzione che ha all’interno del Ssn tra il medico e il paziente come elemento fondante di questa sanità italiana. (Fonte: Quotidiano Sanità)