L’associazione rivolge un appello a associazioni, sigle di categoria di medici e non medici e studenti in medicina, a creare un Forum nazionale dei Giovani della Salute. L’obiettivo è delineare la road map de #lasanitàchevorrei. Per “prescrivere” al Governo la terapia per rivoluzionare il Ssn.
La preoccupazione per l’inerzia di una sanità ostaggio dei propri assetti storici e politici è sempre più palpabile. Per questo l’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) chiama a raccolta tutti i giovani professionisti ed i cittadini lanciando la campagna #svoltiAMOlaSANITÀ. L’idea è di mettere in campo in varie forme iniziative di sensibilizzazione di Istituzioni e cittadinanza, chiamando a raccolta la componete giovane della Sanità all’interno di un Forum dei Giovani della Salute, ponte ideale tra le giovani generazioni di professionisti del sistema salute e piattaforma di confronto per analizzare le criticità del sistema e per formulare in maniera partecipativa proposte finalizzate ad imprimere un’immediata svolta in Sanità.
Informazione serrata sul web e su tutti i principali canali di comunicazione, mobilitazioni locali e nazionali, un workshop nazionale su formazione e programmazione delle risorse umane in sanità e la prima conferenza nazionale dei giovani della sanità saranno alcuni dei principali passaggi che caratterizzeranno una campagna di ampio respiro che vuole suggerire al Governo possibili terapie per risolvere i mali della sanità italiana.
“Se, da una parte, in altri contesti l’investimento nella valorizzazione delle risorse umane, nonché in formazione, innovazione e ricerca sanitaria abbia fatto del sistema salute un volano di ricchezza collettiva e di occupazione – affermano i Giovani Medici (SIGM) – in Italia, dall’altra parte, la Salute continua ad essere considerata come una voce di costo che intacca il Pil”.
Nel nostro Paese il quadro generale per le giovani generazioni di operatori sanitari, medici e non medici, è sconfortante e non offre né prospettive di crescita professionale né di inserimento nel Ssn. Il disagio che ne consegue è alla base della diaspora di giovani professionisti, formati a spese di Stato e famiglie, costretti alla via dell’emigrazione forzata presso altre realtà che offrono maggiori gratificazioni professionali ed esistenziali. E, allo storico allarme dei medici, si è unito di recente quello degli infermieri che, in un sistema che stenta ad evolvere, stanno sperimentando le stesse problematiche che da tempo stanno affrontando i giovani medici.
Quello che si configura è, nei fatti, un grave impoverimento di un settore strategico per il Sistema Paese quale quello della Salute che, in una prospettiva di crescente competitività tra i sistemi assistenziali dei vari Paesi dell’Unione Europea (instaurata dalle direttive comunitarie su assistenza transfrontaliera e su mobilità e qualificazione professionale), richiede interventi strutturali e modificazioni profonde di carattere organizzativo e culturale a tutti i livelli. Eppure i margini per il rilancio del sistema salute sono ampi, ma occorrono scelte coraggiose per superare gli schemi attuali. Purtroppo, invece, il rischio, o meglio la scelta politica che si profila, è di sacrificare i giovani della sanità sull’altare della sostenibilità dell’attuale assetto organizzativo segnato da in appropriatezze, sprechi e privilegi non più accettabili.
L’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) rivolge quindi un appello a tutte le associazioni e sigle di categoria, di medici e non medici, di studenti in medicina, ed a quanti siano “giovani”, non anagraficamente, ma mentalmente, ad unire le forze ed a condurre una battaglia di civiltà e di cambiamento, abbandonando le improduttive logiche di parte e condividendo un approccio di sistema che porti alla nascita di un Forum nazionale dei Giovani della Salute. (Fonte: Quotidiano Sanità)
Pertanto, i Giovani Medici (Sigm) dicono:
SI all’accesso programmato a medicina, SI a modalità di selezione non discrezionali ed alla graduatoria nazionale
SI ad un’adeguata programmazione del fabbisogno di medici, di specialisti e di professioni sanitarie
SI alla valorizzazione delle giovani professionalità in sanità e NO alle politiche gerontocratiche
SI all’immediata stabilizzazione dei giovani precari della sanità
SI al merito e NO all’invasione della politica in sanità
Si alla depenalizzazione atto medico, alla trasparenza ed al Risk Management NO alla medicina difensiva
SI all’incremento dei finanziamenti per l’accesso al post laurea di area sanitaria che riconosca pari dignità ai professionisti non medici
SI all’integrazione delle migliori esperienze e competenze nella formazione post laurea tra Università e Ssn
SI a maggiori investimenti in ricerca ed innovazione in sanità, alla creazione del MD-PhD ed a favorire l’inserimento dei giovani nei ruoli di ricerca
SI alla razionalizzazione ed ottimizzazione del percorso di formazione post lauream di medicina, alla laurea abilitante ed all’ottimizzazione dei tempi di accesso alla professione
SI al superamento del regime di convenzionamento ed all’adozione di sistemi di valutazione delle performance nell’assistenza primaria
SI all’utilizzo delle risorse derivanti dai mancati tagli alla Sanità ed agli stipendi dei medici in attività nel Ssn a sostegno di politiche per la valorizzazione delle potenzialità delle giovani generazioni di professionisti sanitari
SI ai concorsi su base regionale o nazionale per l’accesso ai ruoli del Ssn
Si all’accesso ai ruoli del Ssn e della medicina del territorio tramite concorsi meritocratici e graduatorie trasparenti
SI all’impiego dei giovani medici in campagne di promozione della salute e prevenzione nelle scuole
SI al riconoscimento formale della rappresentanza non sindacale nei tavoli decisionali che riguardano la professione
SI agli investimenti nella formazione medica continua con accesso gratuito e programmi fondati sui reali fabbisogni formativi
SI al sostegno dell’accesso dei giovani al lavoro autonomo
“I giovani della sanità sono pronti a fare la propria parte – hanno dichiarato i Giovani Medici – si abbia il coraggio di mettere in discussione l’assetto storico e politico del sistema, si abbia il coraggio di svoltare la Sanità!”