Bloccato il progetto cooperativistico della RMA

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Rinviato da parte dell’ASL RMA la possibilità di esternalizzare alla coopertiva ROMA MED il servizio di ambulatorio diurno (sabato e domenica) contro il parere favorevole della FIMMG ed il parere contrario di tutti gli altri sindacati di categoria.

ROMA 17/11/09
Rinviato da parte dell’ASL RMA la possibilità di esternalizzare alla coopertiva ROMA MED il servizio di ambulatorio diurno (sabato e domenica)
Lo SMI ritarda la possibilità da parte di una ASL di esternalizzare il servizio di medicina generale ad una cooperativa sul territorio.
In linea di massima lo SMI non è contrario alle aggregazioni di medici di medicina generale, come peraltro previsto dal nuovo ACN  ma, non è accettabile che una ASL si permetta di mettere in bilancio  una spesa annua di € 167.968,00 per l’attivazione di un servizio (doppione di altri gia’ esistenti) da parte di una COOP esterna che autonomamente attribuisce gli incarichi a medici di propria scelta, non necessariamente iscritti alla cooperativa ma soprattutto non necessariamente medici di medicina generale.

Lo SMI ha sottolineato che con un costo notevolmente inferiore poteva essere dato incarico di effettuare un ambulatorio diurno a medici convenzionati con la ASL all’interno di una struttura che SICURAMENTE non è attiva il sabato e la domenica giorno.
Peraltro il contratto nazionale prevede la possibilità, da parte di associazioni cooperative, di fornire alla ASL  SOLO “ … prestazioni sanitarie e … esclusivamente beni e servizi ai medici … “.

Benché il progetto fosse di natura sperimentale è stata quindi impedita la possibilità da parte di qualunque società cooperativa di fornire alla ASL un servizio medici poiché questa eventuale possibilità avrebbe provocato una piccola falla nel SSR permettendo a chiunque di fornire (sottocosto) un servizio non più controllato da un accordo ma SOLO da un rapporto di lavoro privatistico fra due contraenti!
Per farla semplice se fosse passata questa proposta avremmo potuto avere l’appalto da parte di un ASL (e quindi prima o poi di tutte) di delegare a terzi la possibilità di fornire per la medicina del territorio mano d’opera medica a bassissimo costo con il rischio di veder dilagare a macchia d’olio questo progetto e creare concorrenza feroce all’ interno delle categorie interessate!
Grazie quindi allo SMI Lazio per aver vigilato su questa possibilità e di difendere sempre gli interessi di TUTTA la categoria e non solo dei Presidenti delle COOP!

Un grazie particolare alla dott.ssa Onotri ed al dott. Marotta che si sono spesi personalmente per questa battaglia, ma occorre sempre vigilare sui "furbetti del quartierino!!!"