Comunicato: SMI ricorre al Giudice del Lavoro

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Lo Smi-Lazio ricorre al Giudice del Lavoro: la Regione assuma i 500 medici di Continuità Assistenziale
Il Sindacato dei Medici Italiani (Smi-Lazio) ha presentato ricorso al Giudice del lavoro contro la Regione Lazio a causa della mancata assunzione dei 500 medici del servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica). Il ricorso riguarda altresì il mancato pagamento di misure incentivanti per gli operatori sanitari che lavorano in costante sotto-organico. Misure stabilite dal contratto, secondo l’accordo collettivo. « Chiediamo la sospensione del piano di rientro negli aspetti non compatibili con la sostenibilita’ del sistema – dichiara Pina Onotri dello Smi-Lazio -  Chiediamo quindi l’assunzione immediata dei 500 operatori sanitari, come da accordi contrattuali finora disattesi. Diversamente un cospicuo numero di medici di Continuità Assistenziale e dei servizi ospedalieri non otterrà il rinnovo del contratto a tempo determinato, e la mancanza di sostituzioni graverà sulle turnazioni già massacranti del personale sanitario. Sono intuibili i rischi di degradamento del sistema assistenziale, ed e’ assurdo – conclude – che la Regione Lazio non rispetti gli accordi e metta medici e pazienti in condizioni allarmanti. Parliamo di un piano di rientro irto di anomalie, tra le quali la chiusura del nosocomio San Giacomo, nel quale sono stati investiti milioni di euro».
Gentile dottore,
il ricorso,seppur patrocinato dal sindacato, è nominativo. Per aderire o per ulteriori informazioni,può contattare lo 064826742 dal lun al giov dalle ore 10 alle 13
cordiali saluti
smilaziocomunicazioni
25/09/08