SMI-LAZIO: PARTE IL PROGETTO "IPPOCRATE"

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Nel Frusinate un programma sanitario innovativo che consente di effettuare le trasfusioni direttamente al domicilio dei pazienti al limite dell’auto-sufficienza ed organizzare una oculata raccolta di sacche di sangue grazie all’intervento dei donatori. Obiettivo: evitare ricoveri impropri e promuovere la sanità sul territorio Il Sindacato Medici Italiani (Smi-Lazio) promuove e sostiene nell’intera area del Frusinate il progetto "Ippocrate" grazie al quale è possibile garantire trasfusioni al domicilio dei pazienti al limite dell’auto-sufficienza ed organizzare raccolte di sacche di sangue grazie all’intervento di donatori, al fine di incrementare il numero delle raccolte sul territorio. Il servizio è gestito e coordinato dai medici della Continuità Assistenziale – ex Guardia Medica – che operano in seguito ad un periodo di formazione (corso teorico e pratico). Un programma sanitario dislocato in tutta la provincia ciociara che assicura assistenza e cura direttamente sul territorio. «Siamo molto entusiasti del progetto "Ippocrate" – ha dichiarato la dottoressa Meri Nannucci, promotrice del progetto e responsabile regionale del settore della Continuità Assistenziale ed aziendale per la medicina generale dello Smi-Lazio – un traguardo importante raggiunto in collaborazione con il dott. Riccardo Serafini, direttore responsabile del Centro trasfusionale di Frosinone e con la dottoressa Pierangela Tanzi. Grazie, in primis, all’impegno della Asl di Frosinone che ha mostrato estrema sensibilità relativamente all’intero piano di lavoro. Siamo molto grati, pertanto, al direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Prof. Giancarlo Zotti. Il progetto "Ippocrate" offre assistenza ai pazienti affetti da patologie tumorali gravi, malattie ematologiche croniche, forme ematologiche tumorali in fase terminale. Parliamo di una buona fetta di malati al limite dell’auto-sufficienza ai quali va assicurata assistenza sanitaria in loco. Una iniziativa attraverso la quale si evitano ricoveri impropri, accessi inadeguati nei pronto soccorso, che abbatte in maniera consistente i costi sociali e che salvaguarda non solo i pazienti ma anche i rispettivi familiari, evitando loro innumerevoli disagi e affannose trafile nei nosocomi. Inoltre il programma "Ippocrate" include l’organizzazione della raccolta di sacche di sangue grazie ai donatori informati e raggruppati, in giorni stabiliti, dalle diverse associazioni di donatori. I medici lavorano affinché aumenti il numero delle raccolte sul territorio. Passaggio estremamente importante per rimpinguare le banche del sangue degli ospedali. Questo dimostra la volontà dei medici della Continuità Assistenziale, e non solo, di operare sul territorio. Auspichiamo – conclude –  di "formare" altri medici presso il Centro trasfusionale e di estendere il progetto "Ippocrate" oltre i confini del Frusinate».
Ufficio Stampa: 349/ 21.19.335