La commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità in sede legislativa il testo unificato delle proposte di legge Paola Binetti (Per l’Italia), Gero Grassi (Pd) e Dorina Bianchi (Ncd) sulla donazione del corpo post mortem e di utilizzo dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione.
Per il presidente Vargiu, «si tratta di un grande passo in avanti per la ricerca e la didattica nelle università italiane e per gli studenti di medicina e chirurgia. Finalmente la Commissione con un’iniziativa tutta sua licenzia un testo che libera nuove opportunità per la formazione dei medici di domani. Il ricorso alla sede legislativa in Commissione è positivo e da incoraggiare anche su altri temi se non vogliamo che il Parlamento si muova solo a colpi di decreti legge».
Il provvedimento prevede le forme e i modi della scelta di donazione del proprio corpo, che devono essere espressi in maniera chiara e inequivocabile e per iscritto: i donatori devono mostrare di conoscere on chiarezza l’uso che si farà del loro corpo, sottoscrivendo anche se desiderano essere tumulati o cremati al termine dell’attività di studio, di ricerca scientifica o di formazione. Le loro volontà possono essere revocate in qualsiasi momento.
I cittadini devono essere adeguatamente formati e informati e a farlo dovranno provvedere Il ministero della Salute, dell’istruzione in collaborazione con gli enti locali, le organizzazioni di volontariato, le società scientifiche, le aziende sanitarie locali, i medici di medicina generale e con le strutture sanitarie pubbliche e private. E naturalemnte la donazione del corpo post mortem non può avvenire a fini di lucro.
Tempi e modi di attuazione della legge saranno scritti in un decreto interministeriale di concerto con la Stato-Regioni in cui si stabiliscano anche le cause di esclusione di utilizzo dei cadaveri e si individuino le strutture da utilizzare quali centri di riferimento per la conservazione del cadavere. E’ anche prevista l’istituzione del registro per l’utilizzo dei cadaveri e un regolamento di attuazione. (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)