Lazio. Meno parti cesarei e migliori prestazioni, ma restano le difformità territoriali

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E’ quanto emerge dagli esiti del monitoraggio gestito dal Dipartimento di Epidemiologia per il secondo semestre del 2013. Attivo sulla home page della Regione il nuovo sistema di valutazione. E Zingaretti annuncia: “Entro gennaio il portale Open Data e una delle sezioni sarà dedicata alla sanità”.

“Mi permetto di parafrasare il nostro presidente del Consiglio Matteo Renzi ed oggi verrebbe da dire ‘alla faccia dei gufacci’ che spesso si affacciano nel commentare o giudicare quel che si fa. Oggi possiamo dire che c’è l’ennesimo esempio che la sanità nel Lazio cambia e migliora”. Con queste parole il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha commentato gli esiti del monitoraggio gestito dal Dipartimento di Epidemiologia per il secondo semestre del 2013.

I dati indicano che la proporzione di fratture di femore operate entro le 48 ore è passato dal 16% del 2009 al 38% del primo semestre del 2013, fino al 45% nel secondo semestre del 2013. Si conferma comunque una grossa variabilità tra Asl di residenza, da un massimo del 57% ad un minimo del 12%.

L’offerta di interventi di angioplastica primaria negli infarti acuti del miocardio è passata dal 16% del 2009 al 32% del primo semestre 2013 e 38% nel secondo semestre del 2013. In questo caso si è osservata anche una riduzione della eterogeneità per popolazione, con una variazione per Asl con proporzioni che variano da un minimo del 27% ad un massimo del 42%.

Per i parti cesarei primari si è registrata una diminuzione, partendo dal 34% del 2009 fino al 31% del primo semestre 2013 e 30%nel secondo semestre del 2013. Anche in questo caso si osserva una variabilità per Asl di residenza, con un’oscillazione che si è attestata da un minimo del 25% ad un massimo del 36%.

Tutti questi dati sono contenuti nel nuovo sistema di valutazione che da oggi è attivo sulla home page del sito della Regione Lazio. Due le novità portate dal nuovo sistema di controllo on line. La prima è costituita dal fatto che si permette agli addetti ai lavori di verificare, mese dopo mese, l’andamento delle strutture in merito alle prestazione erogate, con particolare riferimento a quelle monitorate e indicate dalla Regione Lazio negli obiettivi.

La seconda novità è quella relativa ai percorsi di cura, una sezione del sito infatti monitorerà la cure prestate, verificando che i pazienti vengano seguiti secondo gli standard previsti dalle linee guida internazionali. L’attivazione del sito rende il Lazio una delle prime realtà ad attuare il Decreto Balduzzi che dà mandato a ciascuna Regione di promuovere un sistema di monitoraggio delle attività assistenziali e della loro qualità in raccordo con il programma nazionale di valutazione di esiti di AgeNaS per conto del Ministero della Salute.

Zingaretti ha inoltre annunciato che “entro gennaio realizzeremo il portale Open Data del Lazio e una delle sezioni sarà dedicata alla sanità. Non ci saranno solo i dati del sistema P.Re.Val.E, ma ci saranno le spese fatte dalle Asl, la spesa farmaceutica, le liste d’attesa e gli esiti delle strutture”.
Per il governatore “aver introdotto un nuovo sistema di valutazione del lavoro dei direttori generali, non più fondato solo sui risultati economici, ma sulla qualità delle cure sta portando a risultati importanti. Investire su processi di digitalizzazione e innovazione comporta un innalzamento della qualità delle prestazioni e, allo stesso tempo, la diminuzione della quantità di spesa pubblica e, attraverso il monitoraggio, si può raggiungere l’obiettivo di una omogeneizzazione territoriale dei servizi”. (Fonte: Quotidiano Sanità)