«La grande riforma della pubblica Amministrazione si sta riducendo, come era prevedibile, ai veri obiettivi: sindacati e lavoratori».
E’ il commento dell’Anaao Assomed riunita nel Congresso Nazionale di Abano Terme, alle notizie di stampa sui contenuti della legge di riforma della PA alla firma del Presidente della Repubblica.
«Ai sindacati – sottolinea l’Anaao Assomed – si pongono seri limiti alla capacità organizzativa e di rappresentanza; ai lavoratori si impone la mobilità coatta, trattati come pacchi postali sempre pronti alla spedizione.
Il rapporto magistratura-politica, che avvelena questo Paese da vent’anni, ha già preservato la funzionalità degli uffici giudiziari e domani provvederà alla responsabilità civile».
«Per la sanità e i medici il Governo ritiene “necessario ed urgente” – commenta l’Anaao – rottamare da subito identità e competenze professionali. Nessuna attenzione, nessun rispetto nemmeno per il diritto alla salute dei cittadini che domani dovranno cercare quelle stesse competenze nel settore privato».
«In questo Paese ogni grande riforma finisce con il colpire i soliti noti: i dipendenti pubblici e coloro che li difendono di fronte all’arroganza di un potere che stravolge leggi, contratti e diritti diventati un optional da saldare al massimo ribasso», conclude la nota del sindacato. (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)