Tavolo trattative sulla Pediatria. Smi-Unp: “Incontro senza alcun passo avanti. Così rischia di essere inutile la contrattazione”

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Lo scorso 19 giugno si è svolto il previsto incontro di consultazione tra la Sisac e  le delegazioni delle sigle sindacali della pediatria (Fimp; Cipe; e SMI UNP), in previsione del rinnovo della convenzione.

La discussione ha affrontato come temi centrali il ruolo giuridico del pediatra e l’organizzazione delle  AFT.

Sebbene sia stato riconosciuto al pediatra un ruolo di libero professionista, alcune funzioni, di fatto, lo caratterizzano come parasubordinato. Da qui ne deriva, secondo la Sisac, l’obbligo di svolgere attività che attengono più al rapporto di dipendenza senza, però,averne i vantaggi. Da parte della SISAC, quindi, c’è stata una interpretazione ligia alla legge Balduzzi e all’atto di indirizzo, che  lascia pochi spazi di contrattazione. Le forme AFT e UCCP saranno le uniche modalità di aggregazione sul territorio e sostituiranno definitivamente tutte le altre forme organizzative e non, attualmente esistenti.

Come Smi-Unp abbiamo sottolineato criticamente che gli oneri, a cui saranno sottoposti i pediatri, porteranno a un’implementazione del lavoro organizzativo, senza peraltro garantire una migliore assistenza sanitaria rispetto a quella attuale. Le conseguenze di tale applicazione determineranno anche un decurtamento del compenso nella sua parte variabile.

Le altre sigle sindacali pediatriche si sono finalmente rese conto della inapplicabilità tout court e delle conseguenze della legge Balduzzi, come già da noi è stato più volte ribadito prima che il progetto diventasse legge.

SMI-UNP stanno valutando attentamente l’opportunità di procedere nella trattativa se nel prossimo incontro non ci fosse una disponibilità maggiore al confronto.