C’è la firma di Francesco Bevere, direttore generale per la Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, in calce al documento che per l’ennesima volta mette in discussioni le buone ragioni della Fondazione S.Lucia, l’Irccs universalmente ritenuto una delle eccellenze della neuro riabilitazione in campo europeo e costretto ogni giorno a difendere il suo diritto alla sopravvivenza. Ma Bevere, in predicato di essere avvicendato e dirottato sull’Agenas per lasciare la poltrona a persona più gradita al ministro Lorenzin,certo non è certo stato protagonista di un colpo di testa estemporaneo, la decisione non può che essere maturata nell’ambito di una triangolazione con il vertice del Ministero stesso e con il governatore della Regione Lazio Zingaretti. Ed è dunque contro le responsabilità individuali e collettive che Assotutela ha annunciato una denuncia-querela alla Procura della Repubblica per contestare atti e misfatti documentati commessi dalle istituzioni citate nei confronti dell’istituto di via Ardeatina. Nel corso di una conferenza stampa il presidente Michel Emi Maritato, l’avvocato Domenico Monteleone e il consigliere regionale, Adriano Palozzi hanno illustrato il passo, decisamente grave e fuori dagli schemi dei contenziosi con gli enti pubblici. La novità è la richiesta alla magistratura di indagare sull’operato di ben identificati esponenti della Pubblica Amministrazione dei quali si denuncia un comportamento non in linea con il sistema di diritti e di doveri che regola la sanità pubblica. “Al centro della vertenza – ha esordito Maritato – è l’inosservanza del provvedimento emesso il 21-10-2013 dal commissario ad acta nominato dal Consiglio di Stato, che ora Regione e Ministero vorrebbero vanificare, mettendo in discussione la sopravvivenza del Santa Lucia. Per questo abbiamo presentato una denuncia-querela alla procura della Repubblica, con un azione di responsabilità civile nei confronti del Ministero. È doveroso far chiarezza sull’azione di annullamento dell’atto, che – continua il presidente di AssoTutela – ha natura giurisdizionale, non è stato contestato dal Ministero, che era l’amministrazione principalmente interessata, né dalla Regione e quindi deve essere doverosamente eseguito. Altrimenti siamo pronti a invadere via Ardeatina pur di tutelare il diritto alla salute e al lavoro”. A evidenziare i principi ispiratori della denuncia di AssoTutela, l’avvocato Monteleone: “Dobbiamo partire dal presupposto che viviamo in uno stato di diritto e che le sentenze devono essere applicate. Quindi se Tar e Consiglio di Stato indicano che all’Ircss Santa Lucia spettano per legge dei pagamenti, questi devono essere subito inoltrati. Pagamenti che però sono stati bloccati da una delibera, che definire ridicola è poco. Ecco perché chiediamo all’autorità giudiziaria di approfondire la questione”. L’esposto è stato depositato, ora in sostanza l’’autorità penale è a conoscenza di un fatto che potrebbe costituire reato perseguibile d’ufficio: iI soggetti passivi sono la Regione Lazio e il Ministero della Salut,e, oggetto è la mancata ottemperanza a un ordine dell’autorità, in questo caso con l’aggravante della possibile conseguenza dell’interruzione di servizio pubblico. Non è roba da poco. Ed essendo un reato continuato non vi sono termini e ciò almeno fino a che non venga erogato il contributo dovuto alla struttura così come indicato dalle sentenze. Tutto chiaro, il dado è tratto, come reagiranno il Ministero e la Regione, come reagiranno i soggetti chiamati in solido a rispondere delle loro azioni. Solidarietà a operatori e pazienti del Santa Lucia è stata espressa da Adriano Palozzi, che ha dato la sua analisi sull’annosa vertenza sanitaria: “Sono mesi che denunciamo con preoccupazione la querelle che sta coinvolgendo il Santa Lucia, la cui sopravvivenza è appesa a un filo a causa di quel mancato percorso di condivisione, tanto decantato ma rimasto carta straccia. L’esempio purtroppo è l’insensato braccio di ferro tra Regione e Ministero. Il dato – rimarca il consigliere regionale FI – è chiaro: Zingaretti e Lorenzin fanno finta di non capirsi, quando invece sarebbe necessario un tavolo comune che delinei rapide soluzioni di una vicenda, che sta gettando nell’incertezza dipendenti e pazienti. In una sanità che fa acqua da tutte le parti, non si può lasciare alla deriva strutture efficienti come il Santa Lucia: la si smetta di giocare allo scaricabarile sulla pelle dei cittadini. Farò capire a Zingaretti che la chiusura dell’Ircss sarebbe un danno gravissimo per tutto il comparto sanitario del Lazio”. Il caso S.Lucia diventa dunque scottante. E l’insofferenza nei confronti della Giunta, degli Zingaretti boys e dei dirigenti del Ministero da parte della politica romana, dei consiglieri regionali di ogni colore cresce di giorno in giorno. Anche a Palazzo Chigi sono arrivati gli echi delle polemiche e qualcuno – pare – chiederà conto al commissario e al sub commissario governativo di quanto sta accadendo. Nella fattispecie a Zingaretti e Botti. (Fonte: Online News)