Lo SMI verso lo sciopero: indetto lo stato di agitazione

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Comunicazione da parte dello SMI dello stato di agitazione e richiesta attuazione procedure di raffreddamento e conciliazione (ACN 29 luglio 2009 Medicina Generale). In vista la possibilita’ di uno sciopero della categoria motivato dal mancato progresso nella discussione delle nuove Convenzioni

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Roma, 22 febbraio 2010
Prot. 73/2010
Anticipata via FAX e inviata raccomandata RR

Al Ministero della Salute
Al Ministero degli Interni
Al Ministero del Lavoro e della Prev.Soc.
Al Ministero dell’Economia e Finanze
Al Presidente della Conferenza delle Regioni
Ai Presidenti di Regione e delle P.A. Trento e
Bolzano

Alla SISAC

Al Presidente della Commissione di Garanzia
per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali

 

Loro Sedi

 

Oggetto:comunicazione stato di agitazione e richiesta attuazione procedure di raffreddamento e conciliazione (ACN 29 luglio 2009 Medicina Generale)

La scrivente Organizzazione Sindacale dichiara lo stato di agitazione della categoria nei confronti della Conferenza Stato – Regioni per l’atto di indirizzo nel quale sono disattese le aspettative e i problemi della categoria e nei confronti della Sisac per la bozza di articolato presentato il 19 febbraio u.s. dove di evince la mancanza di reale volontà del processo di riordino delle cure primarie con l’integrazione di tutte le figure professionali.

Lo SMI chiede l’attuazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi dell’art. 2, comma 2, della legge 146/1990, come modificata dalla Legge n. 83/2000

Lo stato di agitazione e le eventuali successive forme di protesta si pongono anche l’obiettivo di reagire contro la previsione di stornare l’1,2% di incrementi alla trattative decentrate mantenendo solo il 2% a quelle nazionali. Si chiede inoltre il riconoscimento dello 0,8% di risorse aggiuntive già riconosciuto a livello regionale per i medici dirigenti e per il comparto.

Lo SMI si riserva di individuare e comunicare le date e le modalità di eventuali scioperi dopo l’effettuazione delle procedure di conciliazione o comunque trascorsi i termini previsti dalla legge per le stesse.

Distinti saluti.

Il Segretario generale
Salvo Calì