LA PROPOSTA DELLA SISAC E’ INACCETTABILE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO E NORMATIVO
CALI’: SERVE ORA PIU’ CHE MAI L’UNITA’ DELLA CATEGORIA
<< Fare polemiche inutili, non serve, abbiamo bisogno di unità, di iniziative forti e condivise per rispondere adeguatamente alle richieste della categoria. Ma non dobbiamo nascondere la realtà: la proposta della Sisac è povera e insufficiente economicamente: una percentuale elevata degli incrementi (l’1,2%) è ingiustificatamente stornata alle trattative decentrate, non c’è traccia dello 0,8 regionale già concesso agli ospedalieri. Con una mano si danno briciole, con l’altra si elimina l’indennità informatica. Sugli aspetti normativi il giudizio è ugualmente negativo». Così Salvo Calì, segretario generale dello Smi, replica alle dichiarazioni del segretario della Fimmg Giacomo Milillo, e ribadisce la necessità dello stato di agitazione contro la proposta delle Regioni e l’assenza di intervento del ministero della Salute nelle trattative per il rinnovo delle convenzioni dei medici di medicina generale e del territorio (medici di famiglia, di continuità assistenziale, del 118, dei servizi).
«Ma l’aspetto più grave – continua – è l’assenza di volontà di mediazione da parte delle Regioni. Tutte queste non sono ragioni sufficienti per protestare? Abbiamo solo una scelta? Ma allora le trattative sono solo una formalità, una pessima sceneggiata il cui finale è già scritto da tempo. Noi invece crediamo ancora una volta che con l’unità e la determinazione è possibile tutelare gli interessi dei medici. Si può fare, ma serve una netta inversione di marcia».
Roma, 25 febbraio 2010