“Un risparmio di 100 mila euro l’anno, inferiore al costo di una consulenza e di consulenti, nello staff di direzione, ce ne sono almeno quattro. Questo sarà l’effetto sulla spesa, in un’Azienda con 200 milioni di euro di deficit, non senza conseguenze per la cittadinanza, gli operatori e i degenti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando la decisione di chiudere il cancello su via Portuense, assunta dal direttore generale del San Camillo Forlanini Antonio D’Urso. “Quello che un tempo fu l’ingresso ufficiale, via Portuense 332 dove c’erano gli uffici, la direzione amministrativa, i poliambulatori e ancora c’è la cassa aziendale, ora è ridotto a un luogo in preda all’incuria e all’abbandono. Sappiamo che il dottor D’Urso è persona attenta alle istanze dei cittadini – continua il presidente – e lo preghiamo di riesaminare la decisione. Magari togliendo dallo staff qualche consulente in più, assunto dall’amministrazione precedente con il cosiddetto articolo 15 septies, la cui applicazione non sarebbe più consentita dalle attuali normative, considerato che di risorse interne con pari titoli e competenze ne potrebbe sicuramente trovare. Senza considerare poi la spesa annuale di carburante per i mezzi aziendali – ambulanze interne, auto di servizio, navette – costrette a fare un giro molto più ampio sulla circonvallazione Gianicolense per accedere al nosocomio, con problemi di traffico e ingorghi specie nella stagione delle scuole”, conclude il presidente Maritato. (Fonte: Online News)