Erano 6.286 a fine 2013 i dipendenti della sanità pubblica del Lazio che lavorano part time per il “minore aggravio” previsto dalla legge 104/1992 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). Si tratta del 12% del personale in servizio secondo il Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato al 2012, percnetuale quindi sicuramente più alta oggi, dopo che i blocchi del turn over soprattutto nelle Regioni in piano di rientro hanno drasticamente ridotto i ranghi del personale sanitario. Un numero davvero elevato se si considera ad esempio che l’incidenza percentuale di personale precario nello stesso anno è in tutto il Ssn del 4,8 per cento. (Consulta i dati del Lazio).
A effettuare il rilevamento è stata la stessa Regione in un’analisi condotta con l’obiettivo di valutare l’effettiva forza lavoro presente nelle varie aziende.
In questo quadro la distinzione che le tabelle della Regione fanno individua in particolare 964 medici (il 10% di quelli in servizio nel 2012), 71 dirigenti non medici (il 4% di quelli in servizio nel 2012) e 5.251 operatori non dirigenti (il 13% di quelli in servizio nel 2012).
L’analisi tiene conto poi delle diverse situazioni, suddivividendo i soggetti tra chi ha prescrizioni o limitazioni soecifiche e chi invece gode di aspettativa a qualsiasi titolo. In questo senso i medici che hanno prescrizioni o limitazioni sono 767 (7,2%), mentre quelli in aspettativa 197 (1,8%), i dirigenti non medici con prescrizioni 37 (1,9%) e quelli in aspettativa 34 (1,8%) e il personale non dirigente con prescrizioni 4.222 (10,9%) mentre quello in aspettativa 1.029 (il 2,7%).
Le aziende che hanno più personale a cui è applicata la legge 104 sono l’Asl Roma G e l’Ao San Camillo Forlanini (che nel complesso è l’azienda con la maggior percentuale di personale con la legge 104: 26,3%) per quanto riguarda le prescrizioni, mentre per le aspettative è l’Asl di Viterbo. Al contrario chi ha la percentuale in assoluto più bassa di personale in servizio con la legge 104 è la Roma A che si ferma all’1,6 per cento. (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)