Bilancio finale del ministero della Salute sugli adempimenti Lea 2012: rispetto alla prima analisi di maggio 2014 (VEDI) anticipata già a gennaio su questo sito (VEDI), restano otto le Regioni in regola con la verifica sugli adempimenti da assolvere in tema di Livelli essenziali di assistenza 2012. Sono adempienti: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. (Consulta Il report finale della Salute sugli adempimenti Lea 2012).
Le Regioni valutate sono sedici: quelle a statuto ordinario più la Sicilia, ossia quelle che hanno accesso al “fondo sanitario” e che vengono private del 3% di questo se risultano inadempienti (o del 2% nel caso di Regioni adempienti nell’ultimo triennio).
La verifica 2012 ha evidenziato, in diverse Regioni difficoltà a risolvere alcune criticità; tra le principali:
- la riorganizzazione dei punti nascita
- il monitoraggio dei tempi attesa
- il controllo di coerenza tra le Sdo e le cartelle cliniche
- l’assistenza domiciliare e residenziale.
Questo il quadro mostrato dal report «Verifica adempimenti Lea 2012» realizzato dalla direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute sulla base del lavoro del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea.
Complessivamente, dall’analisi dei risultati emerge che le Regioni non in Piano di rientro evidenziano nel tempo una maggiore attenzione verso i processi di attuazione, di efficientamento e di qualità nell’assistenza, mentre le Regioni in piano di rientro evidenziano dei piccoli miglioramenti organizzativi e gestionali ancora da consolidare e la persistenza di numerose criticità.
Situazione regionale
La Regione Veneto risulta adempiente per tutti gli adempimenti oggetto di verifica.
Le Regioni Basilicata e Umbria devono rispondere, entro il primo semestre 2014, ad una prescrizione per l’attuazione di quanto previsto per la riorganizzazione e la messa in sicurezza dei punti nascita.
Anche le Regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana hanno comunque l’impegno per l’anno 2013 a completare l’attuazione del percorso nascita, ai sensi dell’Accordo in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010.
Per le Regioni in Piano di rientro, pur rilevando un progressivo miglioramento per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali, persistono rilevanti e significative inadempienze.
In particolare, le Regioni Campania, Lazio e Molise evidenziano ancora criticità e ritardi relativamente, tra l’altro, all’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera, all’assistenza per malati terminali, all’assistenza domiciliare e residenziale per anziani e disabili, alla riabilitazione, all’attività trasfusionale, ai percorsi diagnostico-terapeutici e al percorso nascita.
La Regione Abruzzo registra qualche miglioramento relativamente all’assistenza ospedaliera ma persistono criticità nell’area dell’emergenza urgenza, dell’assistenza domiciliare e residenziale e nell’erogazione di servizi afferenti all’area della prevenzione.
La Regione Calabria ha intrapreso un’azione di riorganizzazione complessiva dell’assistenza sanitaria regionale evidenziando un governo della domanda ospedaliera, come si evince dal decremento dell’ospedalizzazione e dalla riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza. Restano comunque criticità in molte aree dell’assistenza, in particolare in quella relativa all’erogazione dell’assistenza territoriale, alla rete dei laboratori, all’area della prevenzione e all’emergenza urgenza. Un generale miglioramento la Regione lo ha ottenuto sulla copertura e qualità dei Flussi informativi e sulla sanità veterinaria, tematiche sotto stretta osservazione ministeriale.
Per la Regione Piemonte ci sono inadempienze nel monitoraggio delle liste d’attesa e nell’area della prevenzione, oltre che nella contabilità analitica e nei flussi informativi economici.
Per quanto riguarda la Puglia e la Sicilia il rapporto finale evidenzia miglioramenti ma permangono alcune inadempienze; in particolare il miglioramento concerne gli effetti di governo dell’assistenza ospedaliera mentre le criticità sono ascrivibili al percorso nascita, all’emergenza-urgenza e all’assistenza territoriale.
Per il 2012 sono stati certificati 38 adempimenti, di cui alcuni articolati in più sezioni, per un totale di 48 valutazioni, che sottendono alle aree tematiche inerenti il Sistema Sanitario Regionale. Tra le principali vengono individuate: la sanità pubblica, l’erogazione dei Lea, l’assistenza ospedaliera, l’assistenza territoriale, la contabilità analitica, la certificabilità dei bilanci sanitari, i flussi informativi, l’assistenza farmaceutica, la prevenzione in sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria.
I criteri di valutazione prevedono preliminarmente che, per le Regioni dichiarate inadempienti o “adempienti con impegno” nel corso dell’anno precedente, il superamento delle criticità riscontrate sia condizione necessaria per il giudizio di adempienza.
Per gli adempimenti suddivisi in più sezioni, la valutazione di “inadempienza” o di “adempienza con impegno” in almeno una sezione comporta l’estensione della relativa valutazione a tutto l’adempimento.
Adempimento mantenimento dell’erogazione dei Lea (Griglia Lea)
Nell’ambito della “Verifica adempimenti” si inseriscono i risultati di uno degli adempimenti monitorati: il mantenimento dell’erogazione dei Lea. (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)