ANCORA SULL'ARTICOLO 59

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LA FIMMG LAZIO PRIMA FIRMA LA PREINTESA SULL’ACCORDO INTEGRATIVO REGIONALE CON CUI SI STABILISCE DI UTILIZZARE IL FONDO DI PONDERAZIONE DI CUI ALL’ARTICOLO 59 LETTERA A COMMA 5 DELL’A.C.N 2005 PER GLI ANNI 2005/2006/2007/2008 (PARI A EURO 540.062) PER IL PAGAMENTO DELLE UCP (SOLDI GIA’ NOSTRI CHE ANDAVANO REDISTRIBUITI AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE) E POI INVITA I COLLEGHI A PROTESTARE ED INVIARE FAX.VERAMENTE SINGOLARE………………………..

UNA MANOVRA PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DA UN PESSIMO ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE CHE SOLO FIMMG HA FIRMATO?
Prendiamo purtroppo atto che continuano a circolare informazioni fuorvianti e disorientanti relative a questo o quell’ aspetto del contratto.
Invece che richiamare "le truppe" all’ armi per contrastare una drammatica deriva che minaccia dalle fondamenta il nostro lavoro, irregimentandolo  con norme capestro e aggravi burocratici   che non ci sono propri ( trasmissioni dati sensibili, dati di flusso certificazioni malattie derive cooperativistiche etc), alcuni pensano bene di confondere le poche idee chiare  che alcuni potrebbero eventualmente avere, invitando i malcapitati colleghi a scapicollarsi e perdere tempo e denaro ( quei pochi che rimarranno dopo i rimaneggiamenti contrattuali che hanno firmato) per inoltrare improbabili e incomprensibili richieste alle ASL.
Purtroppo la questione che ha preoccupato in questi giorni i  colleghi , destinatari di alcune missive con la richiesta di trasmettere alle proprie ASL un modulo dal titolo allarmistico "… per interruzione termini prescrizione", è in realtà un imponderabile incomprensibile diversivo sindacal politichese,verosimilmente preelettoralistico, privo di alcun  concreto ritorno per la categoria,fatto solo per stornare l’attenzione da un pessimo accordo nazionale che la FIMMG ha firmato.
Ma di che stiamo a parlare, si direbbe a Roma?
Occorre spiegarsi meglio e vi invito a leggere attentamente trattandosi di una questione un pò tecnica  ma che , se ben compresa, vi illuminerà su alcuni passaggi strategici e farà capire la differenza tra la nostra posizione (SMI LAZIO) e quella degli altri.
La nota in oggetto fa riferimento all’ ART 59 dell’ ACN  ( presente immodificata sia nel vecchio ACN del 2005 che nella nuova versione del l luglio 2009) lettera A.
Per capirci si tratta di quella parte del nostro compenso negoziata a livello nazionale  e detta "quota capitaria per assistito" (  quella parte del nostro stipendio, uguale dalle Alpi alle piramidi e per il Dr. Gennaro così come per  il Dr. Ambrogio ).
Questa quota nazionale è una vce fissa   del nostro Stipendio (ancora) e per contratto vale fino a prossima scadenza, e, nelle more, fino al prossimo futuro rinnovo , ossia per almeno altri 4 anni almeno: nessuna scadenza,  quindi, nessuna "prescrizione".
Questa quota si compone di alcune sub voci ( tutte annuali e non negoziabili a livello regionale):
ART. 59 comma 1: Compenso forfettario annuo 40.05 € dal 2008;
ART. 59 comma 2 : Assegno individuale non riassorbibile ( tutta quella griglia presente nella improbabile missiva che alcuni hanno ricevuto), anche questa voce è nazionale, non negoziabile e non ha scadenza;
ART. 59 comma 4-5-6-7 ( qui dovete prestare attenzione perchè comincia l’azzeccagarbugli del sindacalese):
Con decorrenza dal 1 gennaio 2004 è istituito, in ogni ASL, il fondo per la Con decorrenza dal 1 gennaio 2004 è istituito, in ogni ASL, il fondo per la
ponderazione qualitativa delle quote capitarie, non riassorbibile, pari a 2,03 euro annue
per ogni assistito. Tale fondo è aumentato di 0,55 euro annue dal 31.12.2004 e di euro
0,50 annue dal 31.12.2005, derivanti dal 50% degli aumenti contrattuali determinati
all’articolo 9 della prima parte del presente accordo.
5. Questo fondo si arricchirà anche con gli assegni individuali resisi nel tempo
disponibili per effetto della cessazione del rapporto convenzionale di singoli medici;
6. Dal 1.1.2004 tutti i medici di assistenza primaria convenzionati a tempo
indeterminato ai sensi del presente accordo partecipano al riparto del fondo per la
ponderazione qualitativa delle quote capitarie, mediante attribuzione di una quota
capitaria definita dagli accordi regionali.
7. Per il 2004 e fino alla definizione dei nuovi accordi regionali a ciascun medico già
titolare di rapporto convenzionale a tempo indeterminato è riconosciuta una quota
capitaria di ponderazione pari a 2,03 Euro annue per assistito fino al 31 dicembre 2004,
pari a 2,58 Euro annue dal 1.1.2005 e pari a 3,08 Euro annue dal 1.1.2006.
Per farla facile: questi commi ( relativi sempre a quote nazionali, che non hanno prescrizione nè limiti di validità alcuna) si riferiscono ad un’ altra voce del nostro cedolino  : "quota capitaria di ponderazione", pari a € 0.2567/mese/assistito ossia 3.08 Euro/anno/assistito.
Tutti soldi che regolarmente percepiamo nel nostro stipendio mensile.
Dove stà l’ inghippo? questa ultima  voce di stipendio "Fondo per la ponderazione qualitativa delle quote capitarie"( ripeto nazionale e non negoziabile a livello regionale) in realtà si doveva arricchire con i fondi derivanti dall’ accantonamento degli "assegni individuali" dei medici che vanno in pensione ( ossia quello che rimane alle regioni relativamente a questa voce di stipendio, doveva essere poi redistribuita  mensilmente ai singoli MMG). Questa ultima modalità di redistribuzione ai medici di tale "surplus" derivante dalle quote dei medici cessati, doveva essere concordata a livello regionale .
Ovvio, si tratta di piccole cifre, diverse da asl ad asl, in base al numero dei medici andati in pensione.
Che cosa è accaduto nel Lazio: Con la Preintesa del nuovo AIR, ancora completamente in fieri, ad eccezione della questione delle UCP, stralciata dal contesto dell’ AIR, e propagandata per esclusivi scopi elettoralistici quale la panacea della sanità lazio, si è stabilito che , UDITE UDITE:
. Ai fini del reperimento delle risorse necessarie per l’implementazione  del sistema di cure primarie, così come definite nei precedenti articoli e nell’allegato al presente Accordo, tenendo conto di quanto previsto al comma 1, vengono utilizzate le seguenti risorse fondo di ponderazione di cui all’art.59 lettera A) comma 5 dell’ACN del 23.3.2005 per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008, pari a € 540.062;
Ossia, tutto questo fondo verrà utilizzato dalla regione lazio per pagare l’ AIR ossia le nuove UCP, e non verrà redistribuito ai singoli medici di medicina generale.
Questo è uno dei motivi per i quali SMI NON HA FIRMATO LA PREINTESA DELL’ AIR , ritendo incredibile la intenzione di "finanziare" tale accordo ( in pratica solo le nuove UCP) con i nostri soldi, quello che, cioè, avremmo dovuto comunque percepire sia come quota nazionale, che addirittura come "anticipo" dei futuri aumenti contrattuali.
REPUTIAMO ORIGINALE CHE LA FIMMG ED INSPIEGABILE CHE FIMMG LAZIO , PRIMA FIRMA L’ACCORDO E POI , E POI ESORTA I COLLEGHI A PROTESTARE E INVIARE I FAX
E sì, carissimi, perchè nella preintesa ( che noi NON abbiamo firmato, repetita juvant) C’è ANCHE SCRITTO CHE ANCHE GLI AUMENTI CONTRATTUALI NUOVI ( QUELLI APPENA FIRMATI DA MILILLO E INTESA SINDACALE)vanno a finanziare la riorganizzazione del territorio: ergo, finanziamo i grupponi, le UCCP e i cooordinatori delle UCCP, con i nostri soldi di aumento della nuova tornata contrattuale.
Quindi, in soldoni questa parte del fondo di ponderazione ( per fortuna solo la parte relativa alle quote dei cessati, calcolata per difetto in circa 540 mila €), deve servire per pagare le UCP, non la avremo mai in busta paga sic et simpliciter.
Che si siano accorti che la regione non ha messo una lira nell’AIR e non si sa come pagare le UCP?
Questo è quanto! Incredibile ma vero! Qual’ è il punto di riflessione: NOI siamo stati gli unici ad opporci a tale sistema (SMI Nazionale e regionale): no al tentativo di finanziare la rivoluzione del territorio con i nostri stessi legittimi ed automatici aumenti di retribuzione. No al sistema delle tre carte: tolgo di qua, metto di là, te lo metto di su e te lo metto di giù.
Purtroppo niente da fare, se la maggioranza tra tutti i medici iscritti ad un sindacato è ancora siffatta, sarà un gioco al massacro.
Siamo costernati dalla assoluta mancanza di idee, voglia di confondere, e tentativi maldestri.
Siamo veramente dispiaciuti che circolino cose del genere: sono veramente offensive per il buon senso e sono ispirate alla volontà di confondere chi è già confuso, basandosi sul concetto che è facile approfittare di chi non è tenuto a conoscere questi marchingegni sindacalesi.
Nella speranza di avere fatto un pò di chiarezza, vi saluto caramente: mala tempora currunt…..!
Cristina Patrizi
responsabile Regionale Medicina Generale Convenzionata SMI Lazio