Per il Ministro “sia le riforme che abbiamo avviato, che il nuovo Patto per la Salute puntano a costruire un Sistema sanitario che risponda a questi requisiti”. Quanto all’Aifa, “avrà la possibilità di agire rapidamente in modo che i farmaci giungano in tempi brevi sul mercato, sarà altamente specialistica e molto forte sulla parte ispettiva e dell’innovazione”.
“Voglio un Servizio sanitario nazionale rigoroso, certo e con norme chiare”. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nell’editoriale dell’ultima edizione della newsletter del dicastero Salute Informa +, nella quale il ministro si dice anche convinta che “sia le riforme che abbiamo avviato, che il nuovo Patto per la Salute puntano a costruire un Sistema sanitario che risponda a questi requisiti, con sistemi di controllo e verifica altamente avanzati, che sia a favore del paziente e che ci permetta di essere competitivi”.
“Il nuovo Patto per la salute esaminato dalla Conferenza delle Regioni del 3 luglio va in tal senso”, prosegue Lorenzin. “Abbiamo chiuso il documento raggiungendo la condivisione con le Regioni e il Mef, ora manca solo la firma ufficiale sull’Intesa. E’ un risultato storico, importantissimo, frutto di tanto lavoro e di altrettanto senso di responsabilita’ da parte di tutti. E’ un Patto ad alto tasso di innovazione, che garantisce certezza di budget, appropriatezza delle prestazioni e prevede l’idea di una spending interna con l’impegno a reinvestire le risorse derivanti risparmi nel settore. I dettagli li presenteremo in una conferenza stampa ad hoc, ma posso anticipare che nel Patto e’ previsto l’aggiornamento dei Lea nei quali saranno incluse anche le malattie rare. Inoltre saranno aggiornati i Nomenclatori in modo da poter offrire protesi audiovisive moderne. Ci sarà una riorganizzazione del settore in modo da realizzare una reale integrazione sociosanitaria. Per quanto riguarda invece la farmaceutica viene demandato all’Aifa l’aggiornamento del prontuario nazionale che dovrà introdurre i farmaci innovativi ed eliminare quelli obsoleti”.
Per Lorenzin “quello della farmaceutica è’ un tema molto importante perché la competitività dell’Italia in questo campo è la competitività dell’Europa. Possiamo e dobbiamo diventare il primo Hub farmaceutico d’Europa. Ma dobbiamo essere noi i primi a crederci. Certo, c’è ancora molto da fare, ma è necessario un salto di qualità e dobbiamo avere un sistema regolatorio competitivo, per questo è necessaria una riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco”.
Che tipo di riforma? Il ministro ha le idee chiare: “L’Aifa – scrive nell’editoriale – ha avuto negli ultimi anni una grandissima crescita. Ha fatto un lavoro prima impensabile. Ora e’ elemento di certificazione, trasparenza ed efficacia i cui canoni sono riconosciuti e ritenuti validi anche dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. La riforma dell’Aifa sarà all’attenzione del Consiglio dei ministri del 28 agosto e con essa l’Agenzia del Farmaco diventerà come la FDA americana, pur se adeguata al nostro mercato. Avrà la possibilità di agire rapidamente in modo che i farmaci giungano in tempi brevi sul mercato, sarà altamente specialistica, molto forte sulla parte ispettiva e dell’ innovazione, garantendo sempre uno standard di qualità altissimo”. (Fonte: Quotidiano Sanità)