Conferenza Stato Regioni. Ecco i provvedimenti in esame

Print Friendly

Individuazione delle aziende autorizzate alla lavorazione del plasma, e dellefigure professionali per la rete di cure palliative, riparto per le borse di studio in medicina generale, riconoscimento del carattere scientifico dell’Ismett e conferma per il San Raffaele di Milano. Questi i provvedimenti all’esame della prossima seduta. Patto non all’Odg, ma si attende integrazione in serata.

Sono in cinque i provvedimenti sulla sanità che domani approderanno sul tavolo della Stato Regioni, ma il grande dominatore della giornata dovrebbe essere il Patto per la salute sul quale, in queste ore, gli assessori alla sanità stanno lavorando per apportare le ultime limature.

Ufficialmente il nuovo Patto, non è ancora stato calendarizzato, ma salvo soprese dell’ultima ora l’integrazione all’ordine del giorno della Conferenza del 10 luglio non dovrebbe tardare ad arrivare.

Ma vediamo quali sono i provvedimenti in esame.

Si inizia con il parere sullo schema di decreto recante “Individuazione dei centri e aziende di frazionamento e di produzione di emoderivati autorizzati alla stipula delle convenzione con le Regioni e le Province autonome per la lavorazione del plasma raccolto sul territorio nazionale”.
Questo l’elenco delle aziende autorizzate a stipulare convenzioni con le Regioni:

- BBaxter Manufactoring Spa, con stabilimenti per il processo di frazionamento del plasma siti in Rieti, Italia;

- CSL Behring Spa, con stabilimenti per il processo di frazionamento del plasma siti in Berna, Svizzera;

- Grifols Italia Spa, con stabilimenti per il processo di frazionamento del plasma siti presso Istituto Grifols S.A., Barcellona, Spagna;

- Kedrion Spa, con stabilimenti per il processo di frazionamento del plasma siti in Bolognana, Gallicano, Lucca, Italia;

- Octapharma Italy Spa, con stabilimenti per il processo di frazinamento del plasma siti in Stoccolma, Svezia.

Si passa poi all’accordo tra Governo e Regioni per l’individuazione delle figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, nonché delle strutture coinvolte nelle reti delle cure palliative e della terapia del dolore.

All’articolo 1 e 2 del documento vengono così individuate le figure professionali che, attraverso l’integrazione dei rispettivi ambiti di assistenza, devono garantire le cure palliative e la terapia del dolore:

- medico specialista in anestesia, rianimazione e terapia intensiva, ematologia, geriatria, medicina interna, malattie infettive, neurologia, oncologia medica, radiotarapia;
- medico in medicina generale;
- psicologo specialista;
- infermiere, fisioterapista, dietista;
- assistente sociale, operatore socio-sanitario.
Prevista anche la presenza di specialisti pediatrici per le cure palliative e la terapia del dolore garantite ai pazienti pediatrici.
In queste reti pubbliche o private accreditate sono idonei a operare medici in possesso di un’esperienza almeno triennale nel campo delle cure palliative.

All’attenzione della Conferenza Stato Regioni andrà anche l’intesa sulla proposta di riparto della quota accantonata sul Fsn, per l’anno 2013, di 38.735.000 per il finanziamento delle borse di studio in medicina generale.

Presente anche la richiesta di riconoscimento del carattere scientifico dell’Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione) di Palermo, nella disciplina “Cura e ricerca delle insufficienze terminali d’organo”.
Nel documento a tal proposito si legge come in base al giudizio formulato dalla Commissione, “si ritiene che l’Ismett possa conseguire il riconoscimento scientifico”.

Infine, la richiesta di conferma del carattere scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano e di riconoscimento San Raffaele Turro. Anche in questo caso la Sottocommissione Ministeriale di valutazione ritiene “siano pienamente soddisfatte le condizioni perchè all’Istituto San Raffaele sia confermato il riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico nella disciplina della medicina molecolare e venga esteso tale riconoscimento scientifico all’ulteriore sede della Casa di Cura San Raffaele Turro”. (Fonte: Quotidiano Sanità)