Sta per essere diviso il Ddl omnibus di Beatrice Lorenzin. Da una parte gli attuali articoli fino all’8 e il 10, che sono quelli in cui si tratta della sperimentazione clinica, dell’aggiornamento dei Lea sul dolore nel parto e della maxi-riforma attesa da anni delle professioni sanitarie con le norme sugli Ordini dei medici, dei biologi, degli psicologi, la costituzione degli Ordini (tre) per le professioni sanitarie e poi gli articoli sull’abusivismo (sul quale tuttavia c’è un provvedimento all’esame della Camera e già approvato dal Senato VEDI), le farmacie e la dirigenza sanitaria del ministero della Salute
L’altra metà del testo è quella che contiene l’articolo 9 di delega al Governo per l’adozione di un testo unico della normativa vigente sugli
enti vigilati dal Ministero della salute e poi tutti quelli sulla salute animale, la sicurezza alimentare e la sicurezza veterinaria e per la prevenzione, quella del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica e dai rischi connessi all’uso di sigarette elettroniche e sanzioni per vendita
e uso scorretto. A questi si aggiunge l’articolo sui divieti di mutilazioni.
A formalizzare la decisione «in base all’orientamento unanime manifestato dai Gruppi» è stata la presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia Grazia De Biasi, annunciando – nella prima riunione in sede referente dopo la raffica di audizioni sul tema delle scorse settimane (VEDI) che la decisione , sarà sottoposta all’Assemblea e «verrà formalizzata a tempo debito».
La scelta, già annunciata da tempo, è stata fatta soprattutto per separare il dibattito sulla riforma degli Ordini e delle professioni sanitarie dalle altre materie. Sono agganciati al Ddl 1324 (Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale) infatti altri sei Ddl su questa materia:
(154) Laura BIANCONI e D’AMBROSIO LETTIERI. – Istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione
(693) MANDELLI e D’AMBROSIO LETTIERI. – Modifiche all’articolo 102 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265
(725) D’AMBROSIO LETTIERI ed altri. – Riordino della disciplina degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie
(818) Annalisa SILVESTRO ed altri. – Riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie di medico-chirurgo, di odontoiatra, di medico veterinario, di farmacista e delle professioni sanitarie di cui alla legge 10 agosto 2000, n. 251
(829) BIANCO ed altri. – Norme in materia di riordino della disciplina degli ordini delle professioni sanitarie di medico-chirurgo e di odontoiatra, di medico veterinario e di farmacista e istituzione degli ordini e degli albi delle professioni sanitarie
(833) D’ANNA. – Ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo
Nel breve dibattito che ha premesso la comunicazione della presidente i deputati (Laura Bianconi, Ncd e Manuela Granaiola, Pd), hanno sottolineato che di fatto l’argomento centrale del Ddl 1324 che fa da testo base è quello delle professioni sanitarie, per dare risposta a una richiesta di riconoscimento giuridico in pista da molto tempo e su cui finora i tentativi di riforma delle passete legislature non sono andati a buon fine per «ipotetici impedimenti derivanti dal diritto europeo» che in realtà, hanno sottolineato, sono insussistenti «considerata la peculiarità degli operatori del settore sanitario, ben conosciuta e valorizzata anche a livello comunitario». (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)