OGGI SI E’ TENUTA A ROMA , PRESSO IL TEATRO CAPRANICHETTA, LA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA INDETTA DA SMI E SNAMI, CONTRO LA NUOVA CONVENZIONE PER LA MEDICINA GENERALE.
Buongiorno a tuttimi presento :sono pina onotri segretario organizzativo regionale smi lazio.Medico di famiglia e guardia medica su roma.
Vedo con piacere che oggi siamo numerosissimi: incomincio con un saluto a tutti i presenti in sala e sopratutto agli amici che da sempre mi accompagnano e mi sostengono, MERI nannucci e i colleghi di frosinone ,i colleghi della centrale d’ascolto, paolo olindo ermanno silke e tutti i colleghi di guardia medica del Lazio e per finire gli amici di via delle pispole,tra cui flora a cui va il mio abbraccio solidale.Flora , ultima in ordine di tempo, ad aver pagato sulla propria pelle la scelta di fare il medico di continuità assistenziale, come avete avuto occasione di leggere sui giornali.Questa, di oggi, è una manifestazione di protesta contro un iniquo contratto di categoria che FIMMG ha voluto e firmato e che tutti noi siamo costretti a subire.Ma io vorrei che questa ,oggi,fosse anche la manifestazione delle donne dello SMI per dire basta ;basta alla violenza . Basta alla violenza sulle donne .Non possiamo più tollerare omicidi e strupri.Ancora una volta, dopo decine di volte,ricordo in un’ assemblea le colleghe Roberta Zedda e Maria Monteduro, che non ci sono più.Le ricordo con rammarico e anche con una sorta di pudore e vergogna :perchè devo dire che , ad oggi, il loro sacrificio è stato assolutamente inutile. Dalla loro scomparsa nulla è stato fatto e le istituzioni continuano a tacere.
Queste colleghe ,oggi ,non sono più tra noi per il semplice fatto che svolgevano un lavoro , a disposizione di chi la notte soffre ed è solo;di chi la notte non riesce ad andare in ospedale e non ha nessun altro a cui rivolgersi.Perchè fare il medico di continuità assistenziale significa fare questo: assistere persone, di qualsiasi fascia di età ,di qualsiasi patologia esse soffrano .Assisterle di notte ,di sabato, di domenica, natale, pasqua, capodanno, quando gli studi medici e i presidi sanitari delle asl sono chiusi, quando c’è bisogno di un medico ,ma non è necessario andare in ospedale .Noi, medici di continuità assistenziale , facciamo tutto questo per il 65% del monte ore di cui è composta una settimana.Facciamo tutto questo ,mentre gli altri lavoratori giustamente godono del meritato riposo e quindi a natale a pasqua a capodanno, domenica, ma soprattutto di notte.Lo facciamo, quando la notte, il buio, il silenzio acuiscono il disagio sociale e psichico.Quando la notte, il buio, il silenzio scatenano la violenza e la bruta bestialità.Lo facciamo quando di notte tutto è possibile, anche morire .Maria Monteduro ha lasciato una bimba di 6 mesi. Flora ha una bimba di otto anni, Ludovica, meno male, è stata più fortunata .
Lo Smi è stato l’unico sindacato di categoria ad aver prodotto uno studio statistico condotto capillarmente su tutto il territorio nazionale , in merito ai rischi connessi alla nostra professione.
Dobbiamo, però, essere capaci di mettere a fuoco,dietro quei numeri , dietro quelle cifre, dietro quelle statistiche, il volto delle mie amiche e colleghe :anna danila, flora, vanessa, guiliana, marina, meri dorella e le altre.donne coraggiose, professioniste in gamba, mogli, madri, amiche compagne.E dobbiamo tener conto di un altro dato : il 60%dei medici di continuità assistenziale è donna.
E sono queste colleghe e questi colleghi che fanno la continuità assistenziale che sono stati completamente ignorati dall’accordo appena firmato da fimmg:Si è discusso, forse ,di sicurezza sui luoghi di lavoro,NEL CONTRATTO? ASSOLUTAMENTE NO.Si è discusso ,forse, della la possibilità che ci venga riconsciuto lo status di lavoro usurante notturno , che pure ci spetta di diritto? ASSOLUTAMENTE NO. Solo Smi si è speso in commissione lavoro al parlamento e ha interessato anche degli europarlamentari sulla questione.Si è parlato, al tavolo delle trattative, di tutele ? ASSOLUTAMENTE NO.E QUANDO PARLO di tutele parlo di malattia ,di ferie, di maternità, di gravidanza Si, proprio di maternità e gravidanza . Eppure questi sono diritti acquisiti per i lavoratori di qualsiasi altro settore.. Bene, noi medici di continuità assistenziale , a quanto pare,non ne abbiamo diritto. Possiamo benissimo fare i turni di notte, e tutto quel che segue, anche col pancione e portarci i bebè in guardia per somministrargli la poppata. Non sorridete, sono situazioni reali quelle che descrivo.Si è discusso, nel contratto appena firmato, di ruolo unico con incarico a 38 h settimanali per chi non ha altri incarichi? Assolutamente No.Ancora oggi esistono colleghi che hanno un contratto di sole 24 h in guardia medica e nessun altro incarico . E, cosa ancor più vergognosa , medici addetti alla medicina dei servizi con contratti a 7 ,12,14 h e nessun altro incarico. Sapete quanto percepisce un medico di medicina dei servizi ? 10 euro l’ora.Si è discusso ,forse in questo contratto ,di tutelare i medici dal doppio incarico con perdita progressiva di ore di fronte ad un incremento di scelte? ASSOLUTAMENTE NO . Ad oggi ,superati il numero di 650 pz , si perde di colpo lo stipendio di guardia medica con l’impossibilità, almeno nei grossi centri urbani, di acquisire un numero tale di scelte per cui la quota capitaria vada a compensare lo stipendio perduto. Con 650 pz si guadagna circa 2000 euro lordi al mese, da cui bisogna detrarre empam, irpef, spese di affitto, luce ,condominio segretaria, sostituto e quant’altro. Quanto ne ricaviamo? Meno di 1500 euro lordi mensili . E questo a 40 -50 -55 anni non ce lo possiamo più permettere.Quindi ,oggi ,e lo dico a chiare lettere affinchè non ci siano fraintendimenti , presento qui i punti fondamentali della piattaforma sindacale SMI per la continuità assistenziale:
Qual è , invece, la proposta FIMMG? Inserire la CA nelle UCCP. In che modo e in che ruolo è tutto da definirsi .Non so voi, ma io sono un medico di continuità assistenziale che opera e vuole continuare ad operare nell’ambito del distretto. Non voglio passare certo in carico ad una UCCP.E Cosa sono le UCCP se non aborti di distretti sanitari e fac simili di cooperative? Premetto che sono contro le cooperative. Faccio parte di una cooperativa. Molti di noi,anche quadri SMI, fanno parte di cooperative.Su Frosinone abbiamo organizzato una cooperativa di guardi medicaMa l’errore grosso ,da parte di FIMMG, e stato quello di istituzionalizzare le cooperative all’interno di un contratto di categorie. E’ stato un errore? E’ stata malafede ? E’ stata incapacità e pressapochismo da parte di FIMMG? Noi abbiamo cercato di metterci un paletto, infatti la norma finale 19 del contratto recita : le cooperative possono solo fornire solo beni e servizi ai medici. Ma questo paletto purtroppo è insufficiente. . Qui nel Lazio ne sono derivate storture interpretative le asl stanno appaltando la medicina generale alle cooperative,chiaramente solo a quelle amiche, mentre altre non riescono ad attuare neanche un progetto. Sulla ASL RMA ,nonostante la mancata applicazione delle piante organiche di c.a (siamo sotto organico di circa 300 medici) si è dato l’appalto ad una coop fimmg che fornisce il servizio di continuità assistenziale, doppione dequalificato e superpagato di un servizio già erogato dalla guardia medica. E tutto questo nonostante il parere negativo del comitato aziendale.Quando parliamo di servizi esternalizzati parliamo di cad , prelievi a domicilo e quindi medicina dei servizi , parliamo di guardia medica . E’ ormai difficilissimo accedere anche ad un solo incarico trimestrale di sostituzione nelle attività territoriali programmate o nella continuità assistenziale, in quanto le aziende stanno appaltando il tutto. Ci chiediamo se i nostri colleghi della centrale d’ascolto, precari da 10 anni , per cui ci stiamo spendendo con tutte le nostre energie, alla luce dei nuovi sviluppi, si debbano ritenere fortunati.Stesso discorso per l’emergenza sanitaria:medici vincitori di concorso che non vengono assunti in quanto si preferisce dare l’appalto alle cooperative. Quanto dobbiamo aspettare perchè ciò coinvolga anche i medici di famiglia?Perchè dobbiamo essere ben coscienti che, quando parliamo di cooperative e consorzi , non ci riferiamo solo a coperative mediche fatte e gestite da medici, ma parliamo anche di inprenditoria privata. Avete mai sentito parlare di Coonfcooperative, lega coop., AGCI, ANCI, FEDERSALUTE? Per non parlare di consorzi esteri che si stanno affacciando all’orizzonte Questi sono gli appetiti che siamo andati a stimolare, inserendo il discorso cooperativistico nell’ambito dell’acn, e questi domani potrebbero essere i nostri futuri datori di lavoro.
Certo ,siamo scossi da un accordo che introduce nuovi OBBLIGHI a fronte di investimenti zero . La Fimmg aveva promesso ai suoi iscritti che avrebbe trattato sulla ristrutturazione del compenso. Non solo non l’ha fatto, ma ha firmato un contratto che ci trasforma tutti in piccoli informatici.Ma un tempo ,non eravamo medici?
Siamo scossi di fronte ad un accordo che finanzia le uccp con i nostri incentivi ed i nostri arretrati . Soldi nostri a prescindere..Siamo scossi, ma l’immobilismo dell’intera categoria persiste.
Siamo scossi,ma ancora non ci rendiamo conto dello tsumani che si sta abbattendo sulle nostre teste e che ha già cominciato a travolgere i giovani colleghi dei corsi di formazione in medicina generale. Nel lazio dal V corso di formazione in poi, e siamo all’undicesimo, non è stata più bandita una zona carente, non dico di AP, ma neanche di C.A né medicina dei servizi , perchè, come ho detto prima, tutto viene esternalizzato..Possono testimoniarlo i giovani colleghi presenti in sala. Chiedete loro ,a Marzia,Giuseppe,Stefania se per essere assunti dalle coop ,viene valutata una graduatoria di settore. Chiedete loro che tipo di contratto hanno stipulato con la coop . Chiedete loro se vengono pagati e soprattutto quanto vengono pagati dalla coopLo stesso discorso si applica emergenza. Quindi hanno LEGALIZZATO IL CAPORALATO .
Non facciamo come i comitati ebraici olandesi che continuarono a finanziare HITLER nella speranza di non essere condotti ai forni crematori.Perchè fu vana speranza. Sappiamo tutti come andò a finire.
Concludo con un ringraziamento al nostro segretario regionale, alla segreteria regionale tutta,e a tutti in nostri delegati aziendale alla nostra addetta stampa e a martina perchè , e lo dico con orgoglio, grazie al lavoro solidale di squadra fatto siamo sicuramente il primo sindacato più rappresentativo nel lazio per la continuità assistenziale ed il secondo per l’assistenza primaria,speranzosi che più prima che poi anche qui taglieremo il traguardo.
Grazie a tutti