CERTIFICAZIONE ON LINE:CRESCE IL DISSENSO TRA I MEDICI

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da un collega , medico di famiglia.

Abbiamo ritenuto opportuno pubblicizzarla, in quanto lo stato d’animo e le opinioni espresse sono emblematiche del malessere, della sfiducia, e della preoccupazione che pervade l’intera categoria.
Il testo è pubblicato integramente così come ci è pervenuto

Caro Collega,Caro Sindacalista, 
 
Dopo aver letto la normativa sulla certificazione telematica INPS, mi rendo conto che in poche pagine viene esplicitata l’arroganza di una razza padrona ormai al potere.Infatti sia l’aspetto normativo che prevede gravissime sanzioni per certificazioni di patologie non obiettivabili ( e nella realtà sappiamo tutti benissimo che è scientificamente impossibile farlo all’atto dell’incontro medico-paziente che richiede la certificazione di uno stato di malattia temporaneamente esimente dall’idoneità al lavoro), sia l’aspetto metodologico che inverte la finalità di uno strumento quale l’informatica e la telematica che dovrebbero essere asservite all’utenza, che invece nello specifico vede decine di migliaia di medici e milioni di lavoratori-assistiti resi “schiavi “ di un sito che prevede modalità di trasmissione lunghe ( 10-30 minuti per certificato?), mi inducono a chiedere :Qual è il vero scopo di tutto questo ?Il risparmio? Parola chiave con cui gli estensori della norma giustificano e nobilitano ogni atto, risparmio invocato e pubblicizzato ma, a mio parere,non dimostrato.Anzi , mi piacerebbe sapere quanto è costato e costerà tutta l’operazione informatica, quali società sono coinvolte, e la destinazione finale delle risorse economiche. Se fossi il Santoro o il Travaglio della medicina di base mi dedicherei a trovare risposte, che potrebbero essere interessanti, ma non ne ho le capacità.Non vedo risparmio in uno scenario dove il rilascio di un certificato di malattia paralizzerà le funzioni superstiti piu’ nobili della medicina di base, che,seppur già ridotte ai minimi termini dalla burocrazia, ancora in molti paesi ci invidiano, e che ci ridurrà tutti medici e cittadini al ruolo di passivi ma indispensabili accidenti , indispensabili per far vivere ben altri interessi.O forse l’obiettivo vero, a più lungo termine è quello di radere al suolo la medicina di base, spostando interessi economici verso società di servizi, assicurazioni, o quanto altro la razza padrona ha in programma ed estrarrà magicamente dal cilindro al momento opportuno………sempre giustificando e nobilitando il tutto con le parole chiave: risparmio, interesse dei cittadini etc etc ,parole chiave con cui saremo bombardati dalla voce potente dei media . 
 
Per fortuna abbiamo un sindacato maggioritario che ci ha difeso ad oltranza siglando immediatamente l’accordo. Gli altri due sindacati minoritari non hanno firmato e quindi, mi hanno spiegato, non parteciperanno piu’ alle trattative e così i giochi sono fatti. 
Quindi eccomi qui singolo MMG  che dopo 34 anni vede messa a rischio la natura e la sostanza del proprio lavoro, e forse addirittura il lavoro stesso, ad augurarmi che tanti tanti tanti altri colleghi condividano quanto sopra disordinatamente esposto, ed inviino mail analoghe a questa (o fax)ai Sindacati , e soprattutto VOGLIANO diffondere via mail la loro (o se la condividono questa)lettera a tutti Colleghi del cui indirizzo dispongono. 
MANIFESTO IL MIO DISSENSO contro le norme sulla certificazione di malattiaSONO DISPONIBILE REALMENTE A- SCENDERE RUMOROSAMENTE IN PIAZZA,- ADERIRE AD UNO SCIOPERO- ADERIRE AD UNO SCIOPERO BUROCRATICO 
Roberto Berti