Sit in di protesta a p.zza Montecitorio il 16/6/2010

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PRESA DI POSIZIONE COMUNE DI SMI E SNAMI: CON LA MANOVRA ECONOMICA È SOTTO ATTACCO TUTTA LA SANITÁ PUBBLICA
 
I MEDICI CONVENZIONATI SOSTENGONO LA MANIFESTAZIONE DEL 16 GIUGNO E TUTTE LE INIZIATIVE DI PROTESTA DEI DIRIGENTI MEDICI, AMMINISTRATIVI E VETERINARI DEL SSN: CONTRO I TAGLI AL SETTORE E IL BLOCCO DEI RINNOVI CONTRATTUALI  CONVENZIONATI SOLIDALI CON L’INTERSINDACALE DELLA DIRIGENZA MEDICA CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA

Comunicato stampa
 
 
PRESA DI POSIZIONE COMUNE DI SMI E SNAMI: CON LA MANOVRA ECONOMICA È SOTTO ATTACCO TUTTA LA SANITÁ PUBBLICA
 
I MEDICI CONVENZIONATI SOSTENGONO LA MANIFESTAZIONE DEL 16 GIUGNO E TUTTE LE INIZIATIVE DI PROTESTA DEI DIRIGENTI MEDICI, AMMINISTRATIVI E VETERINARI DEL SSN: CONTRO I TAGLI AL SETTORE E IL BLOCCO DEI RINNOVI CONTRATTUALI
 
Smi e Snami, sindacati dei medici convenzionati con il Ssn: medici di famiglia, del 118, dei servizi, della continuità assistenziale (guardia medica), dei pediatri di libera scelta e degli specialisti ambulatoriali, esprimono sostegno alle iniziative di protesta indette dall’Intersindacale della dirigenza medica, amministrativa e veterinaria contro la manovra economica varata dal Governo.
 
Per le organizzazioni sindacali il decreto legge colpisce in modo iniquo un settore già sottofinanziato, che ha, invece, bisogno di maggiori investimenti per avviare una seria riorganizzazione delle cure primarie. La domanda di salute in questo decennio è radicalmente mutata, ma il nostro Ssn non riesce a costruire politiche adeguate per cambiare l’organizzazione dei servizi sul territorio, valorizzando i professionisti che vi operano e puntando sulla centralità del cittadino.
 
Smi e Snami denunciano un deciso peggioramento delle condizioni lavorative dei medici convenzionati che hanno perso sempre più peso economico a causa della crescita inflattiva (affitti, strutture, personale..ecc) e della maggiore pressione fiscale. Ad ogni tornata contrattuale si è chiesto ai medici convenzionati di “stringere la cinghia” e allo stesso tempo si è imposto un maggiore onere organizzativo e burocratico, estraneo ai compiti naturali del professionista. Il tutto a scapito della presa in cura dei cittadini e del rapporto fiduciario con il paziente. Ora con la manovra si bloccano i rinnovi dei contratti e quindi delle prossime convenzioni, con un’evidente, ed ulteriore, perdita economica per i medici del settore.
 
Non ultima, infine, la beffa della legge Brunetta che impone l’invio online obbligatorio dei certificati, senza che però si sia prima verificata la fattibilità tecnica del nuovo meccanismo. E se qualcosa non funzionerà, come è certo che sarà, viste e note le difficoltà della rete telematica sul territorio italiano, i medici potranno subire gravi sanzioni.
 
Per tutte queste ragioni Smi e Snami sostengono le iniziative dell’Intersindacale della dirigenza del Ssn a partire dalla manifestazione del 16 giugno, cui parteciperanno con una delegazione.