In arrivo dalla Regione un piano straordinario per il potenziamento delle prestazioni diagnostiche, per cui verranno messi a disposizione 7 milioni di euro di budget aggiuntivo. L’obiettivo è ridurre di almeno il 25% la lunghezza delle liste d’attesa. Ad annunciarlo il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il coordinatore della cabina di regia del servizio sanitario regionale, Alessio D’Amato, la direttrice regionale per l’integrazione socio-sanitaria, Flori Degrassi e il Dg dell’università Campus Biomedico Gianluca Oricchio. (Consulta La lettera di Zingaretti ai Dg).
Obiettivo dello stanziamento è quello di aumentare – in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del sistema sanitario regionale – le prestazioni di esami Tac e risonanze magnetiche di almeno il 25%, attraverso «l’acquisto di nuovi macchinari e, in altri casi, il prolungamento degli orari, fino alle 22 o alle 24, prevedendo l’apertura anche il sabato e la domenica». Si tratta di quattro tipologie di prestazioni che, attualmente superano il limite dei 180 giorni di attesa in tutte le aziende: ecodoppler distrettuale arterioso e venoso, risonanza magnetica del cervello con e senza mezzo di contrasto e risonanza magnetica della colonna dorsale con mezzo di contrasto. Per raggiungere questo obiettivo sono previste quattro tappe: entro settembre le direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere dovranno indicare in che modo intenderanno raggiungere l’obiettivo attraverso la riorganizzazione interna e l’estensione dell’orario del servizio; entro ottobre saranno avviate le prestazioni aggiuntive in tutte le Asl.
Da ottobre partirà, inoltre, il monitoraggio mensile di tutte le prestazioni e, entro la fine dell’anno, saranno pubblicati on line tutti i dati relativi all’intera produzione erogata dalle singole Asl. «Oggi abbiamo costruito un altro tassello della rivoluzione dell’innovazione della sanità del Lazio – ha commentato Zingaretti – Investiremo 7 milioni di euro per allungare i tempi di apertura dei servizi per le diagnosi di alcune patologie al fine di accorciare le liste d’attesa e acquisteremo nuovi macchinari per Tac e risonanze magnetiche per aumentare di molto l’offerta, con l’obiettivo, entro breve tempo, di tagliare almeno del 25% i tempi di attesa e dando questi come obiettivi ai dg delle Asl, che saranno valutati anche su questo: su quanto, riorganizzando il lavoro, riusciranno ad accorciare i tempi di attesa delle prenotazioni».
Campus Biomedico apripista
Il Campus Biomedico «farà da apripista – ha sottolineato Zingaretti – perché avendo avuto certezza sul budget e sugli obiettivi di riduzione delle liste che la Regione ha posto, ha iniziato dal 9 di questo mese ad allungare gli orari, a volte fino a mezzanotte e il sabato e la domenica, per il recepimento delle prenotazioni. Oggi è dunque una giornata importante – ha concluso – perchè aver rimesso a posto i conti inizia a dare risultati sulla qualità delle cure dei cittadini. Questo significa fare tante cose, aprire nuove Case della Salute, assumere personale
- e lo vogliamo fare appena il governo ce lo permetterà – ma anche intervenire sugli elementi più vergognosi del nostro sistema come le liste di attesa, e noi diciamo basta».
Efficienza sarà parametro di valutazione dei Dg
Tra i nuovi obiettivi sui quali saranno valutati i direttori generali delle Asl per la riduzione dei tempi di attesa: il dimezzamento entro dicembre, per ogni azienda, del numero delle prestazioni che superano il limite di 180 giorni di attesa e l’aumento della trasparenza delle agende (oggi il numero delle prestazioni inserite nel Sistema Recup varia dal 16% al 60% nelle diverse aziende. L’obiettivo indicato, con traguardi diversi a seconda del punto di partenza, è di portare entro dicembre la forbice tra il 40% e il 65%). (Fonte: Il Sole24Ore Sanità)