La segretaria nazionale dello Smi, riunita a Roma, ha espresso piena solidarietà alla protesta di tre giorni, dinanzi a Montecitorio, indetta dai medici fiscali che operano da anni in convenzione con l’Inps.
Salvo Calì, segretario generale Smi, ha evidenziato l’importante attività svolta da questi professionisti in questi anni: «Sono la prima linea di controllo dell’assenteismo, sono una diga agli abusi sui posti di lavoro e, di fatto, una fonte di risparmio per il Paese».
Il segretario generale Smi, quindi, sottolinea, come questi medici operino in libera professione, in convenzione con l’ente, «facendo tutto quello che fanno i loro colleghi in regime di dipendenza con l’ INPS, ma senza, chiaramente le stesse tutele. E, cosa più grave, in balia di decisioni unilaterali, senza neppure la parvenza di un confronto, come quella che ha portato alla riduzione dei loro compensi di circa 90 per cento».
«Al Governo Renzi chiediamo coerenza – conclude Cali – non si può parlare di lotta all’assenteismo e poi mettere in ginocchio gli strumenti di controllo. Ci rivolgiamo, quindi, al’Inps: si ascolti la protesta di questi medici e si apra urgentemente un tavolo di confronto».