L’IDV nella persona di Mario De Luca Responsabile del Dipartimento Sanità IDV Lazio e dell’on.le Palagiano
presentano un’interrogazione parlamentare sulle certificazioni on line e sulla possibilità dell’autocertificazione per i cittadini per i primi 3 giorni di malattia
Vi inoltro l’interrogazione parlamentare elaborata da Mario De Luca Responsabile Dipartimento Sanità IDV Lazio e presentata ieri in Parlamento dall’on.le Palagiano, inerente le certificazioni on line
Pina Onotri
Segretario Organizzativo Regionale
Segretario Organizzativo Regionale
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PALAGIANO. - Al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, al Ministro della salute. - Per sapere – premesso che:
l’articolo 55-septies del decreto-legge n. 150 del 2009 dispone le modalità di controllo delle assenze dal lavoro nel caso di malattia prolungata del dipendente;
in particolare, con questo articolo si introduce l’obbligatorietà della certificazione medica inviata per via telematica all’Istituto di previdenza sociale dal medico o dalla struttura sanitaria pubblica che la rilascia. Obbligatorietà in vigore, dopo un periodo transitorio durante il quale è stato ancora possibile ai medici rilasciare il documento in forma cartacea, dal 19 giugno 2010;
una volta ricevuto il certificato di malattia l’INPS ha l’obbligo di inviarlo immediatamente, sempre per via telematica, all’amministrazione di appartenenza del lavoratore;
l’Istituto nazionale della previdenza sociale, gli enti del servizio sanitario nazionale e le altre amministrazioni interessate dovranno svolgere le attività previste dal suddetto articolo utilizzando le risorse finanziarie, strumentali e umane disponibili a legislazione vigente;
sempre secondo l’articolo 55-septies l’inosservanza degli obblighi di trasmissione telematica è un illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporta il licenziamento o, per i medici convenzionati, la decadenza della convenzione;
dal 19 giugno 2010, quindi, i certificati medici, in caso di assenza per malattia dei lavoratori pubblici, dovranno essere inviati esclusivamente per via telematica;
il Ministero della salute, con decreto del 26 febbraio 2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010, ha definito le modalità tecniche per la predisposizione e l’invio telematico dei dati delle certificazioni di malattia al sistema di accoglienza centralizzata (SAC);
i lavoratori, quindi, non dovranno più provvedere, entro i due giorni lavorativi successivi all’inizio della malattia, ad inviare tramite raccomandata o recapitare le attestazioni di malattia alle proprie amministrazioni. Infatti, l’invio telematico soddisfa tale l’obbligo; rimane fermo, invece, l’obbligo di segnalare tempestivamente la propria assenza e l’indirizzo di reperibilità all’amministrazione per i successivi controlli medico fiscali;
in diversi Paesi d’Europa esiste l’autocertificazione per malattia, che il lavoratore può inviare se l’assenza si prolunga per non più di tre giorni. L’obbligo di rivolgersi al medico scatta al quarto giorno di assenza dal lavoro;
in Italia il computer è ormai presente sulle scrivanie di circa il 95 per cento dei medici, ma al 30-35 per cento dei medici di famiglia italiani manca ancora la connessione adsl a internet, strumento indispensabile per poter accedere al nuovo sistema di invio online dei certificati medici per malattia -:
se siano in grado, nell’ambito delle proprie competenze, di stabilire quali saranno i costi che dovranno essere sostenuti del Servizio sanitario nazionale per dotare tutte le strutture pubbliche (asl,ospedali, policlinici universitari, studi dei medici di medicina generale e PLS) di sistemi informatici, di ADSL, di software e di tutti gli strumenti previsti per l’invio della certificazione all’INPS, quale sarà il risparmio dello stesso ente previdenziale derivante dall’applicazione del decreto n. 150 del 2009 e se tale risparmio sarà utilizzato per coprire in parte le spese, che le regioni dovranno sostenere per adeguarsi al nuovo sistema di certificazione;
vista l’obbligatorietà di trasmissione dei certificati per via telematica dal 19 giugno 2010, se siano previste delle iniziative da attivare nei confronti delle regioni inadempienti;
se siano state previste o adottate delle misure in merito alla protezione dei dati sensibili relativi alla certificazione di malattia trasmessa telematicamente, per tutelare la privacy dei cittadini italiani;
quale sia stata la spesa, versata dallo Stato alla SOGEI, per predisporre i pin code da distribuire ai medici per la certificazione e se sia stata fatta una stima dei costi per la gestione dei sistemi di certificazione online nel prossimo futuro;
se siano previsti dei pin code alternativi per i medici sostituti, considerando che il pin suddetto è individuato ad personame quindi non è cedibile ad altri;
se non sia il caso di aprire una riflessione sulla possibilità di adottare l’autocertificazione da parte del cittadino per i primi 3 giorni di malattia, così come avviene in altri Paesi europei.
(4-08116)