Dopo la sospensione della scorsa settimana, riparte il confronto. Intesa Sindacale spiega di essersi presentata al tavolo “con una delegazione ristretta rispetto a quella più larga ammessa per altre organizzazioni”. Ma non spegne del tutto le polemiche. “Comportamento Sisac poco comprensibile”.
Riprende le trattativa per il rinnovo dell’Accordo collettivo nazionale, dopo la sospensione e il rinvio della scorsa settimana dovuti ad attriti sulle norme di rappresentanza. Intesa Sindacale ( sigla composta da Cisl Medici, Fp-Cgil Medici, Simet, Sumai)si è infatti presentata stamane al tavolo presso la Sisac “con una delegazione ristretta – spiega una nota dei sindacati – rispetto a quella più larga ammessa per altre organizzazioni sindacali, anche loro tra quelle maggiormente rappresentative. Così oggi riprende la trattativa, con l’auspicio che la Sisac conservi la stessa fermezza sul mantenimento del tavolo unico negoziale”.
Tuttavia le tensioni non sembrano del tutto stemperate. “È comunque poco comprensibile – attacca Intesa – il comportamento della Sisac che per la prima volta dopo 7 anni, senza alcun cambiamento delle norme in vigore, ha improvvisamente deciso di applicare in modo rigido e burocratico un vecchio regolamento sulla composizione delle delegazioni, mai condiviso da Intesa Sindacale, il quale prevede che per ciascun sindacato il numero dei rappresentati che si possono sedere al tavolo è proporzionale agli iscritti, anche se a parlare fosse uno solo. Per una questione estetica non si voleva rinnovare la convenzione”. Una norma che, sottolinea Intesa,non ha eguali nel mondo del lavoro e che, se continuerà ad essere applicata, impugneremo in tutte le sedi opportune”. (Fonte: Quotidiano Sanità)