Sono loro, infatti, a designare i membri delle Commissioni di concorso. Laddove le segnalazioni trovassero riscontro, per l’Associazione dei Giovani Medici occorrerebbe quantomeno una condivisione di assunzione di responsabilità per la mancata presa di posizione, contestualmente allo svolgimento delle prove, da parte dei commissari.
“Apprezziamo il richiamo del Presidente del Comitato Centrale della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) all’assunzione di responsabilità da parte delle Regioni in merito ai disservizi ed alle presunte irregolarità registratesi nel corso delle selezioni per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica di Medicina Generale”. Lo ha dichiarato l’Associazione italiana giovani medici (Sigm).
Ed in verità qualche segnale in tal senso si è già registrato, si veda il caso della Regione Sicilia, il cui Assessore Regionale della Salute ha congelato le procedure in attesa di effettuare le opportune verifiche sulle segnalazioni pervenute. Di contro, i Giovani Medici (Sigm) esprimono perplessità per la fretta registratasi in altre Regioni nel procedere alla pubblicazione delle graduatorie, senza dare credito alcuno alle numerose lamentele dei candidati. “Rileviamo, ad esempio, come la Campania, nonostante il numero di partecipanti al concorso di quest’anno sia sensibilmente aumentato rispetto all’anno precedente, abbia impiegato meno di una settimana per pubblicare le graduatorie a fronte del mese impiegato nel precedente concorso”, spiegano i Giovani Medici (Sigm).
In queste Regioni, adesso, è lecito attendersi il proliferare di ricorsi da parte di candidati, rimasti esclusi, che legittimamente impugneranno tanto le palesi lacune presenti nei bandi regionali, quanto le numerose criticità rilevate nel porre in essere le procedure concorsuali.
Ma per Sigm non è sufficiente la presa di posizione della sola Fnomceo. “Ci attendiamo che anche gli Ordini Provinciali (ovviamente quelli eventualmente chiamati in causa), che designano i membri delle Commissioni di concorso, e le compagini sindacali, che degli Ordini sono i principali ‘azionisti’, facciano altrettanto. Laddove le segnalazioni trovassero riscontro, occorrerebbe quantomeno una condivisione di assunzione di responsabilità per la mancata presa di posizione, contestualmente allo svolgimento delle prove, da parte dei commissari. Le criticità organizzative, autorevolmente confermate dalle dichiarazioni del Presidente Bianco, sono state da subito sotto gli occhi di tutti e delle due l’una: o si vuole fare credere che centinaia di candidati in tutta Italia abbiano visto un film diverso dalle commissioni, oppure si deve assumere che le segnalazioni abbiano fondamento – incalzano i giovani medici –. Ci aspetteremmo, di conseguenza, una sana autocritica per la non sempre ottimale gestione delle procedure concorsuali”.
Sigm, invece, rimanda al mittente ogni tentativo maldestro di scaricare le responsabilità sui giovanissimi candidati. “Certamente, vista la recente scomparsa del celebre attore Robin Williams, sarebbe stato lecito attendersi da parte dei candidati uno scatto d’orgoglio al grido ‘Capitano, mio Capitano’, salendo sui banchi e bloccando le prove a fronte dei disservizi e delle presunte irregolarità rilevate, ma non ci sentiamo di condannarli, atteso che nella stragrande maggioranza dei casi si trattava di neolaureati che si cimentavano per la prima volta in un pubblico concorso. – continuano i Giovani Medici (Sigm) -. C’è da rilevare, peraltro, che decine di candidati sosterrebbero di aver chiamato in causa le Commissioni, contestando sul momento le criticità maggiori, ma non trovando in queste il supporto richiesto. Anche su tali aspetti è indispensabile fare chiarezza”. D’altra parte, occorre ricordare come, nelle ore immediatamente successive alla fine delle prove, prima attraverso i social network e poi attraverso l’invio di e-mail firmate, centinaia di candidati abbiano inviato segnalazioni, molte di queste dettagliate e circostanziate, all’Associazione italiana giovani medici, che per prima le ha raccolte e sottoposte all’attenzione delle Istituzioni competenti.
“E, facendo un passo indietro nel tempo, ci permettiamo di ricordare che siamo di fronte alla stessa coorte di laureati che, nei mesi trascorsi, ha combattuto al nostro fianco una battaglia che ha portato all’adozione di un sistema di selezione meritocratico e trasparente per l’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria – dichiarano i Giovani Medici -. Pertanto, non accettiamo che l’operato di questi giovani colleghi possa essere messo in discussione, fosse anche per il solo difetto di esperienza. Nessuna giustificazione, invece, per quanti avessero fatto ricorso ad espedienti, quali l’utilizzo di smartphone, approfittando delle falle dell’organizzazione”.
In conclusione, i Giovani Medici (Sigm) si appellano affinchè si ponga fine al gioco delle parti: “Non appaiono credibili gli annunci di alcuni Ordini in merito all’avvio di loro indagini su quanto segnalato, perché ci troveremmo nella situazione in cui il controllato si propone quale controllore. Non a caso abbiamo chiesto al Ministero della Salute di provvedere all’invio di propri ispettori”.
I Giovani Medici (Sigm) ricordano che i Commissari di un pubblico concorso, nell’espletamento delle loro mansioni, sono a tutti gli effetti pubblici ufficiali ed è da questi, prima di ogni altro, che si esiggono prese di posizioni lineari. “Da qui al mese di dicembre, si dovranno svolgere le elezioni per il rinnovo dei Consigli degli Ordini Provinciali. Notoriamente, la partecipazione a tali scadenze elettorali è bassa e, soprattutto quando si presentano alle elezioni singole compagini, è sull’entusiasmo dei medici più giovani, ed in particolare dei neoabilitati, che si fa affidamento per raggiungere il quorum di votanti necessario a rendere valide le elezioni. Ma, negli ultimi tempi, per le giovani generazioni c’è poco da essere entusiasti. La credibilità dell’Istituzione Ordinistica e della Professione tutta, agli occhi dei giovani medici, passa anche dal sostegno di una discontinuità culturale, dando priorità agli interessi di sistema rispetto a quelli di parte”, conclude l’Associazione italiana giovani medici.
Su un punto, infine, Sigm non concorda col Presidente della Fnomceo: “Non è tecnicamente possibile allineare temporalmente le procedure concorsuali per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica di Medicina Generale, la cui data è stabilita centralmente dal Ministero della Salute, con quelle per l’ammissione alle scuole di specializzazione di area sanitaria, da quest’anno in carico esclusivamente al Miur; ciò in ragione della procedura prevista per lo scorrimento delle graduatorie nazionali per tipologia di specializzazione, innovazione introdotta dalla Riforma Carrozza, che non può essere condizionata da variabili esterne. Salvo che non si intenda rendere la partecipazione a ciascuna delle due selezioni mutualmente esclusiva. Ma allora lo si dica chiaramente”. (Fonte: Quotidiano Sanità)