Acquistato un acceleratore lineare di ultima generazione che sostituisce il vecchio Saturno 41. La previsione di spesa comprende la fornitura di un impianto completo di accessori e di implementazione dei piani di trattamento, oltre ad opere di installazione.
Saturno 41, l’acceleratore lineare in dotazione all’Unità operativa di oncologia dell’ospedale S. Maria Goretti di Latina, va in pensione. Al suo posto la Regione, accogliendo una richiesta dell’Azienda, ha deciso di attivare le procedure e concedere una linea di credito utile ad acquisirne uno di ultima generazione e garantire così una radioterapia più moderna al servizio dei malati di tumore, in particolare mammella e prostata. Per il finanziamento si attingerà ai fondi ex art. 20 che, dopo la ricognizione degli uffici su input del Presidente Zingaretti, presentano la disponibilità per 628 milioni di euro derivati dalla risorse non spese negli anni precedenti.
“Il Saturno 41 è ormai in disuso da mesi – spiega il Dg Michele Caporossi – avendo esaurito il suo ciclo produttivo, tanto che ormai è anche fuori produzione con la conseguente difficoltà di trovare pezzi di ricambio. Per la nostra Uoc di radioterapia, l’unica presente su un territorio che conta 500mila abitanti e che garantisce 800 trattamenti l’anno, è indispensabile sostituire la macchina. La mancanza del secondo acceleratore ha infatti prodotto un allungamento delle liste di attesa che non è tollerabile. Ora si punta al superamento di questa situazione”.
La decisione è stata comunicata al Direttore generale dalla Cabina di regia. L’investimento vale 2 milioni e 200 mila euro. E’ il budget necessario per acquistare una apparecchiatura mono energy di dimensioni adeguate ad essere installata nel bunker esistente. La previsione di spesa comprende la fornitura di un impianto completo di accessori e di implementazione dei piani di trattamento, oltre ad opere di installazione.
“Dare il via libera alle procedure necessarie secondo le regole dell’art. 20 per l’acquisizione dell’impianto di radioterapia – commenta il Presidente Nicola Zingaretti – è il segno che la sanità regionale sta cambiando ed è un atto di civiltà perché la messa in esercizio dell’attrezzatura permetterà di abbattere le liste di attesa, intollerabili sempre ma in particolare quando riguardano patologie tumorali. Tutte le Asl a breve dovranno presentare un piano di rinnovamento complessivo della loro dotazione tecnologica, in particolare per la diagnostica. L’acceleratore lineare di Latina va in questa direzione e sta dentro questo piano di rinnovamento radicale”. (Fonte: Quotidiano Sanità)