«L’Emodinamica dell’ospedale di Tivoli è ancora chiusa, alla faccia dei pazienti che rischiano la vita in caso di infarto: come documentano i dati ufficiali noti a tutti, in assenza di emodinamica la mortalità è molto più alta». È la denuncia di Cittadinanzattiva Lazio-Tribunale per i diritti del malato. «Dopo la consegna della diffida al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al ministro della Salute e al direttore generale della Roma G – ricorda il Tdm – la Regione aveva annunciato di aver risolto in questi mesi tutti i problemi che ‘ostacolavano la regolare e legale funzionalità del servizio e da settembre riprenderà a funzionare grazie anche all’apporto di due cardiologì. Ma ancora oggi dopo mesi la struttura è chiusa». «Dispiace – prosegue il Tdm – che l’amministrazione regionale, dopo promesse di partecipazione, ascolto e cambio di sistema, consideri le diffide di Cittadinanzattiva e dei cittadini alla stregua di lettere di auguri». Secondo il Tdm «continuano a mancare i centri mobili di rianimazione (ce n’è uno solo dotato di equipaggio in tutta la Asl Roma G, la più grande di Roma) e le ambulanze con medico a bordo; c’è una sola Tac attiva 24 ore, a Tivoli, per la somministrazione di mezzo di contrasto in caso di necessità per casi urgenti; mancano le elisuperfici attrezzate per gli interventi di emergenza dell’elicottero (si muove tutto su ambulanze assolutamente insufficienti in casi gravi, quindi la situazione è assai grave)». «Ci sono – conclude la denuncia del Tdm – solo 0,98 posti letto per acuti ogni 1.000 abitanti, contro i 3 previsti dalle norme, e nessuno se ne prende la responsabilità, con la Regione che continua a tagliare i posti letto». (Fonte: Online News)