Lazio. Al via coordinamento Regione-sindacati per monitoraggio piano liste d’attesa

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L’intesa siglata ieri prevede che le aziende sanitarie e ospedaliere, Ircss pubblici e Policlinici Universitari, previo confronto con i sindacati territoriali, dovranno fornire riscontri costanti circa l’andamento dei progetti e dei risultati raggiunti nonché sui volumi dell’attività ordinaria e intramoenia.

A partire dal 1° gennaio 2015 i risultati delle erogazioni delle prestazioni dei “progetti speciali’ varati dalla Regione per ridurre le liste di attesa saranno oggetto di un monitoraggio puntuale e di un esame congiunto con le organizzazioni sindacali confederali e territoriali”. Lo riferisce, tramite una nota, la Regione.

Le aziende sanitarie e ospedaliere, Ircss pubblici e Policlinici Universitari, previo confronto con i sindacati territoriali dovranno quindi dare ampia diffusione sull’andamento dei progetti e dei risultati raggiunti nonché sui volumi dell’attività ordinaria e intramoenia. Nello stesso tempo sarà resa obbligatoria da parte delle Asl la pubblicazione dei tempi di attesa e l’operatività dei criteri di appropriatezza a partire dalle prestazioni maggiormente critiche.

L’accordo firmato ieri sera dalla Regione Lazio con sindacati confederali della sanità, funzione pubblica e pensionati, in merito al Piano regionale per ridurre le liste di attesa in sanità, precisa che le prestazioni dei ‘progetti speciali’ dovranno essere effettuate privilegiando le ore serali dei giorni feriali, fino alle 22, e la giornata di sabato. L’obiettivo è di finalizzare ad ampliare l’offerta di prestazioni, in orari e giornate più favorevoli ai cittadini; le nuove agende disponibili dovranno essere occupate recuperando esclusivamente le prenotazioni attualmente presenti nel sistema ReCUP, oltre la data del 30 novembre 2014, dando così ai cittadini la possibilità di anticipare l’appuntamento già fissato e di avere a disposizione tempi più rapidi per l’esecuzione di nuove prestazioni.

Saranno privilegiate le prestazioni che hanno un tempo di attesa maggiore di 180 giorni. Una priorità particolare sarà prevista per l’esecuzione di Tac, Rmn, ecografie, in qualsiasi distretto corporeo, comprese quelle cardiache o dei Tsa, Ecg da sforzo e Holter.

Ulteriori punti dell’intesa riguardano la necessità di imprimere una decisiva accelerazione al processo di integrazione delle agende dei soggetti privati accreditati nel sistema ReCUP; favorire un maggiore e pieno utilizzo delle attrezzature tecnologiche nelle aziende pubbliche; aumentare in maniera significativa la prescrizione elettronica a carico di tutti i soggetti prescrittori, rendendo obbligatoria l’apposizione del quesito diagnostico e del codice di priorità. Verrà quindi realizzata una campagna di comunicazione, finalizzata a sensibilizzare gli assistiti, sulla necessità di verificare che la ricetta rilasciata rechi le indicazioni indicate.  (Fonte: Online News)