Subito il prezzo di riferimento per i medicinali o il prontuario regionale.
«Sempre più spesso i Medici di Medicina Generale (Mmg) ricevono lettere intimidatorie da parte di alcune Asl, con l’intento di limitare le prescrizioni di farmaci importanti come antidepressivi, inibitori di pompa e medicinali per l’osteoporosi», afferma Paolo Marotta, segretario Smi-Lazio.
A generare il conflitto tra Mmg e Asl, è il Decreto del Commissario ad Acta (n.156/14) relativo all’appropriateza prescrittiva con il quale, afferma Paolo Marotta: «La regione Lazio interpreta in maniera volutamente esasperata quanto citato nella finanziaria (424/96 Art 4), in cui si fa riferimento all’obbligo, per le Asl, di effettuare controlli sulle prescrizioni, prevedendo la richiesta di rimborsi a carico dei medici che prescrivono farmaci, senza attenersi alle limitazioni previste dai provvedimenti e delle note Aifa».
Secondo Paolo Marotta: «La regione Lazio è perfettamente a conoscenza che le note Aifa non riguardano le medie nazionali di spesa farmaceutica; ma, esclusivamente, l’appropriatezza clinica. Ed è altrettanto a consapevole che non possono essere accusati di inappropriatezza i medici, solo perchè si discostano dalla media della spesa farmaceutica nazionale, senza tener conto della sempre maggiore complessità delle patologie e del costante aumento delle malattie croniche».
Eppure le Asl, «senza tener conto dello spirito della Legge e scavalcando gli Accordi nazionali e regionali, non esitano a richiedere ai medici, con toni intimidatori, di giustificare, entro 7 giorni, i motivi dello scostamento della spesa, paventando sanzioni e recupero di denaro».
Per la delegazione sindacale dello Smi-Lazio, infatti, «l’unica soluzione per garantire la libertà di scelta del farmaco generico o branded, sia per i medici prescrittori che per i cittadini, è l’introduzione del Prezzo di riferimento o del Prontuario regionale».