Che in più “ignorano i successi ottenuti e le proposte di organismi istituzionali ed associativi che da anni lavorano con costanza e rigore metodologico al problema della formazione del Medico”. Questa in sintesi la risposta della Conferenza dei Presidenti di Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia alla mozione Fnomceorelativa alla formazione in Area Medica. LA RISPOSTA DEGLI UNIVERSITARI
Queste parole non potevano lasciare indifferenti la Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia che hanno replicato definendo le parole contenute nella mozione “espressioni semplicistiche che ignorano in modo assoluto i successi ottenuti e le proposte di organismi istituzionali ed associativi (quali la Conferenza) che da decenni lavorano con costanza e rigore metodologico al problema della formazione del Medico, promuovendo costantemente il confronto con tutti gli attori interessati (compresa la Fnomceo) e producendo materiale di lavoro regolarmente pubblicato”. In più gli universitari ritengono la mozione “assolutamente impropria” perché “accomuna senza distinzione i problemi organizzativi e programmatori, di cui i docenti e le università non sono colpevoli, a quelli didattico-formativi”.
In più il documento della Fnomceo è inutile perché “non apre un dibattito costruttivo”, ma è “solo una sterile critica all’esistente, analizzato peraltro in modo privo di basi informate e documentate, confuso ed approssimativo”. La conferenza dei Presidi esprime la sua “sorpresa e preoccupazione alla luce della funzione che la Fnomceo dovrebbe avere nel tutelare la figura dei Medici italiani e degli aspetti etici e deontologici di tale figura professionale”. In conclusione però “la Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia invita con urgenza ad un confronto ampio tutti gli attori coinvolti nel sistema formativo in Area Medica ponendosi fin d’ora a disposizione come interlocutore per le problematiche specifiche della formazione della figura del Medico in Italia”. (Fonte: Quotidiano Sanità)