Lazio: Umberto I, che fine ha fatto il progetto di rifarlo nuovo al Tiburtino?

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«Anche Federconsumatori chiede lumi sul progetto di un nuovo Policlinico Umberto I a Tiburtina prima annunciato e poi misteriosamente sparito. Ho sollevato la questione dopo aver partecipato alla presentazione del progetto di riqualificazione illustrato qualche giorno fa da Zingaretti ma ovviamente la Regione tace». È quanto dichiara in una nota Fabio De Lillo, consigliere Ncd della Regione Lazio. «Eppure è fin troppo evidente l’inversione di marcia rispetto a quanto annunciato dal Governatore un anno fa – aggiunge – quando sosteneva che ristrutturare l’attuale Policlinico non sarebbe stato economicamente sostenibile, molto meglio realizzare un ospedale nuovo. E, strano a dirsi, per una volta l’idea era buona: sarebbe stato decisamente più funzionale lasciare soltanto un punto di pronto soccorso nella sede esistente, utile anche per il centro storico, trasformandola in un campus giovanile che sarebbe stato tra i più belli in Europa, e costruire un ospedale nuovo e all’avanguardia nelle aree disponibili a Tibrutina, con il vantaggio della prossimità all’Alta velocità che avrebbe dato anche impulso ad una maggiore mobilità sanitaria attiva verso il Lazio dalle regioni confinanti. Invece, la Giunta Zingaretti ha cambiato idea e all’improvviso è diventato più efficace rabberciare l’esistente, peraltro con un costo maggiore rispetto al vecchio progetto. Per non parlare poi di alcuni interventi di ristrutturazione illustrati che trattandosi di edifici ed aree di pregio artistico e architettonico potrebbero richiedere il parere della Sovrintendenza competente. Ci chiediamo se ci siano già stati contatti in proposito oppure dobbiamo aspettarci futuri braccio di ferro tra enti con il rischio di allungare i tempi, già non brevi, per questo maquillage. La costruzione di un nuovo ospedale sarebbe stata la soluzione migliore, sia in termini di spesa che di efficacia, ma quel progetto è finito nel dimenticatoio. A fronte delle ingenti risorse pubbliche che saranno investite per rifare il look all’Umberto I – conclude – un chiarimento è doveroso. Ciò che un anno fa era considerato spreco oggi all’improvviso torna ad essere risorsa e non crediamo sia opera delle proprietà taumaturgiche di Zingaretti». (Fonte: Online News)