“Finalmente la Regione ci ha convocati per un confronto il 16 marzo, vogliamo risposte concrete”. I camici bianchi per questo hanno sospeso la protesta prevista per il 13 marzo. “Apprezziamo l’impegno in prima persona del responsabile della Cabina di regia Alessio D’Amato ma lo stato d’agitazione proseguirà finché non vedremo segnali concreti”.
“Per il momento niente sciopero dei medici del Lazio, sospendiamo la giornata di protesta che avevamo indetto per il 13 marzo”. Lo annunciano le sigle sindacali, ANPO ASCOTI FIALS MEDICI – CIMO (CIMO – CIMO SETTORE SPECIFICO Co.Si.P.S.) – FASSID (AIPAC – AUPI – SIMET – SINAFO – SNR) – FEDIR SANITA’ – FESMED – UGL Medici dopo l’apertura al confronto da parte della Regione Lazio, che li ha convocati il 16 marzo per discutere la drammatica situazione del Sistema sanitario regionale.
“Apprezziamo l’impegno in prima persona del responsabile della Cabina di regia Alessio D’Amato – dichiarano i sindacati medici – ma lo stato d’agitazione proseguirà finché non vedremo segnali concreti, non bastano parole, vogliamo i fatti. Il Sistema sanitario regionale ha bisogno di una rivoluzione vera e propria, nel rispetto di chi ci lavora e dei cittadini, serve un nuovo assetto gestionale e funzionale più trasparente, servono regole civili, norme chiare, basta con le soluzioni demagogiche che non fanno che peggiorare la situazione”.
Le sigle sindacali annunciano che nell’incontro del 16 marzo esporranno ancora una volta le motivazioni che li hanno portati a indire lo sciopero e inviteranno la Cabina di Regia a impegnarsi in un protocollo d’intesa che fissi i risultati dell’incontro, in modo da fare chiarezza una volta per tutte su proposte, obiettivi e problemi che saranno esaminati, su eventuali accordi raggiunti o su eventuali punti di disaccordo, riservandosi di proseguire la protesta, solo sospesa per il momento. (Fonte: Quotidiano Sanità).